·        Dichiarazione di Alessandro Frezzato, Presidente cellula Coscioni di Torino e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
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I vescovi italiani sono intenzionati a dare il loro contributo alla delicata e importante questione delle riforme istituzionali. L'indicazione arriva da monsignor Arrigo Miglio, presidente del Comitato scientifico, organizzatore delle settimane sociali dei cattolici italiani e responsabile della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro.
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I vescovi, ha spiegato, vogliono "provare a vedere come contribuire per portare a compimento questa transizione". Se questa presa di posizione della Cei si concretizzasse effettivamente, la chiesa cattolica di fatto compierebbe una grave ingerenza nei confronti dello Stato italiano: come d'altra parte fa costantemente con il totale silenzio dell'intero scenario politico italiano (tranne l'eccezione dei radicali).
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Come radicali sosteniamo da sempre, che i membri del clero hanno tutto il diritto di esprimere pubblicamente le loro opinioni, ma solo a condizione che non siano delle vere e proprie intromissioni nei confronti delle scelte legislative dei Governi e del Parlamento italiano.
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Verrebbe da dire: "ma alla Chiesa non gli bastano i privilegi indebiti che riceve dallo Stato, dall'esenzione dell'Ici sugli immobili di loro proprietà , alla massiccia somma di quattrini che percepisce ogni anno con l'8 per mille?".