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Un emendamento per tutelare l’immagine della donna in tv: la Commissione di vigilanza della Rai ha approvato l’istituzione di un Osservatorio che servirà a monitorare nella programmazione Rai la rappresentazione distorta della figura femminile. Il progetto era partito dalla radicale Emma Bonino che insieme all’associazione "Pari o dispare" e a un vasto e trasversale arco di donne impegnate nella politica, nel giornalismo e nella cultura (tra cui Tiziana Ferrario, Myrta Merlino, Mirìam Mafai, Mimosa Martini oltre a Gabriella Cims e Pina Nuzzo dell’Udi) avevano proposto di creare un Osservatorio indipendente per monitorare la presenza femminile in tv ridotta a ruoli fissi: velina, "pupa", cuoca a tutte le ore o vittima di violenza. Bonino, che ha voluto «dire basta agli stereotipi che offrono un’immagine riduttiva, spesso distorta e offensiva del genere femminile», è soddisfatta: «È un primo passo per impostare una nuova rappresentazione delle donne in tv e monitorare una corretta immagine che risponda alla realtà delle donne in Italia». L’emendamento è stato sottoscritto da oltre 70 parlamentari di tutti gli schieramenti politici.