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Torino/Nel decennale della morte, Chiamparino, Negri e Zancan primi firmatari di appello per "Via Adelaide Aglietta".

21 maggio 2010

In una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, gli esponenti radicali Silvio Viale, Giulio Manfredi e Igor Boni hanno presentato un Appello, i cui primi firmatari sono il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e gli avvocati torinesi Elena Negri e Gianpaolo Zancan, affinchè la Città di Torino dedichi una via ad Adelaide Aglietta, nel decennale della morte (20 maggio 2000).

 
L’Appello ripercorre le tappe della straordinaria vicenda umana di Adelaie Aglietta: nata il 4 giugno 1940 a Torino, madre di due bambine, a 34 anni diviene militante del Partito Radicale: promuove il CISA (Centro Informazione Sterilizzazione e Aborto), prende parte alle iniziative di disobbedienza civile per la depenalizzazione del reato di aborto. Nel 1975 è già segretaria regionale del Partito Radicale del Piemonte. Nel novembre 1976 viene eletta segretaria nazionale del Partito Radicale: è la prima donna nella storia unitaria, dal 1861, a ricoprire tale carica. Nel 1977 intraprende un durissimo sciopero della fame, durato ben 73 giorni, per ottenere la discussione in Parlamento della riforma della polizia penitenziaria. Nel 1978 riprende a Torino il primo processo al nucleo storico delle Brigate Rosse, ma rischia di non essere neanche celebrato per l’impossibilità a formare la Giuria popolare. Decine di cittadini torinesi, estratti a sorte per il compito di giurato, rifiutano per la paura delle minacciate ritorsioni terroristiche, e così ben 137 certificati medici sanciscono la paralisi del dibattimento “per sindrome depressiva”. Il nome dell’Aglietta viene estratto dall’urna per il ruolo di giurato popolare supplente: Adelaide accetta, divenendo immediatamente e inevitabilmente la più esposta. Ha paura, ma pensa che “il coraggio consista nel superare la paura, non nel non provarla”. Finalmente la Giuria si compone, il processo può svolgersi e si conclude tre mesi dopo.
Nel 1979, eletta deputata, diviene presidente del Gruppo radicale alla Camera, ancora una volta prima donna in Italia. Nel 1989 diviene parlamentare europeo per la “Lista Verdi Arcobaleno”; è eletta co-Presidente del Gruppo Verde. Da Bruxelles fornisce un apporto decisivo per la creazione dell’Associazione “Nessuno Tocchi Caino”, gettando le fondamenta della campagna abolizionista sulla pena di morte che porterà, il 18 dicembre 2007, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad approvare la risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali. E ancora la lotta per l’autonomia del Tibet: grazie all’impegno di Adelaide, nel 1990, per la prima volta, il Dalai Lama può ufficialmente parlare davanti al Parlamento europeo.
Negli ultimi anni, Adelaide affronta con grande dignitĂ  la terribile malattia che la porterĂ  alla morte, a soli 60 anni.
 
L’Associazione Radicale che porta il suo nome la ricorderà, domenica 23 maggio, a partire dalle ore 10:15, presso la Sala dell’Antico Macello di Po (Torino, via Matteo Pescatore n. 7, a centro metri da Piazza Vittorio Veneto) assieme alle figlie Alberta e Francesca, al fratello Paolo e ai tanti torinesi, radicali e non, che ebbero la fortuna di conoscerla.
 
Nel pomeriggio di domenica si terrà il 13° Congresso (straordinario) dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta.
 
 
Torino, 21 maggio 2010                Manfredi (348/5335305)                    
 
 
 


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