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Int. a M. Cirinnà - Colpo di fulmine in canile

• da Panorama del 28 maggio 2010

di Romana Liuzzo

 

Il nostro primo incontro fu nel gennaio del 1994 con l’insediamento della nuova giunta Rutelli: eravamo stati eletti consiglieri comunali, io nei Verdi, lui nei Democratici di sinistra. Praticamente i due opposti: io ambientalista, animalista e vegetariana, lui appassionato di lavori pubblici e costruzioni, cacciatore e carnivoro».
Inizia così, a Roma, la storia d’amore tra l’ex vice di Piero Marrazzo alla Regione Lazio, Esterino Montino, e l’ex assessore agli Animali, ora presidente delle elette in Campidoglio, Monica Cirinnà, che accetta di raccontare a Panorama quello che le mogli di solito non dicono.

Chi ha fatto il primo passo in amore?
lo lo ignoravo. E lui, per un anno, ogni volta che passavo di fronte al suo scranno, mi salutava con un «miao miao, bau bau». La cosa non mi era gradita. E sbuffavo.

E poi?
Poi, a marzo del 1995, Esterino venne nominato da Francesco Rutelli assessore ai Lavori pubblici. Era lui che doveva costruire il nuovo canile comunale, fortemente voluto da tutti gli animalisti a Roma. Iniziò così una lunga e forzata frequentazione lavorativa. Insomma, fu il canile.

Ha lavorato per 14 anni in giunte di sinistro prima con Rutelli poi con Walter Veltroni. Che cosa pensa del sindaco Gianni Alemanno?
Riconosco al sindaco di Roma una sola grande dote: la moglie Isabella Rauti che conosco e stimo da molti anni.

E tra le donne di sinistra?
Anna Finocchiaro, senza dubbio.

La sera a casa o fuori?
Da quando nel 2001 abbiamo scelto di investire i nostri pochi risparmi nell’acquisto di un’azienda agricola, in Maremma, la nostra vita è cambiata: nei fine settimana stiamo a Capalbio, in campagna, e gli altri giorni a Roma a fare politica.

Quanti animali avete?
Quattro cani, un gatto nero di nome Lupo, quattro asini e due cavalle. Per i miei 40 anni Esterino mi ha regalato Pippo, il nostro primo asino.

E l’ultimo regalo?
Non siamo amanti del lusso e scegliamo sempre cose utili: l’ultimo regalo è stato un piccolo frantoio per fare a freddo l’olio biologico. Io invece a lui ho donato un quad, una moto a quattro ruote che ci servirà in campagna dove produciamo vino e olio.

Consiglia suo marito in politica?
Dai cani ho imparato ad avere fiuto soprattutto sulle persone... spesso mi ha dovuto dare ragione su amici che giĂ  dal primo incontro non mi piacevano.

Quando è esploso il caso Marrazzo come vi siete comportati?
Ho dovuto sostenere Esterino soprattutto dal punto di vista umano: era sconfortato, stupito e ignaro di tutto. L’ho incoraggiato per l’enorme lavoro che lo attendeva. Il rischio del crollo della Regione Lazio senza la sua forza d’animo era molto forte ma grazie alla grande esperienza politica ha portato la regione a scadenza naturale

La sinistra però non ha candidato lui, ma Emma Bonino.
Le ingiustizie esistono da sempre. Penso che se fosse stato candidato lui le cose sarebbero state differenti.

Com’è la convivenza in cucina fra una vegetariana e un onnivoro?
Non è facile: cucino quasi sempre io. Moltissime verdure del nostro orto. E per lui, qualche volta, anche carne e pesce. A Esterino il compito di fare il pane carasau, da una ricetta sarda.


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