Ha suscitato aspre e comprensibili polemiche l'inaugurazione al Bioparco di Roma di una targa dedicata a Giuseppe Tucci, insigne orientalista ma anche firmatario di quell'infame manifesto sulla razza che servì da supporto «teorico» per le altrettanto infami leggi razziali del 1938.
Oggi mi sembra ancora più incredibile che sulla mancata inaugurazione (sull'edificio romano dove venne fondato Il mondo) della lapide dedicata a Mario Pannunzio - animatore della Resistenza romana, incarcerato a Regina Coeli, scampato alle Fosse Ardeatine per un caso fortuito - sia invece calato il silenzio dopo qualche iniziale polemica a cui ha dato avvio La Stampa con un «Buongiorno» di Massimo Gramellini.
Due pesi e due misure? Mi sembra di poter dire di si.
PIER FRANCO QUAGLIENI
DIRETTORE CENTRO PANNUNZIO
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