L`AVANA - Il governo cubano ha iniziato a trasferire alcuni dei 200 detenuti politici in carceri
più vicine alle famiglie. Il provvedimento era stato promesso durante un incontro tra Raúl Castro e il cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell`Avana. Un «passo positivo» ma ancora «insufficiente», dicono i dissidenti come Guillermo Farinas, da 100 giorni in sciopero della
fame per chiedere la libertà di 25 detenuti malati arrestati nel 2003.
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