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Rainews scende in piazza contro l'oscuramento

• da La Gazzetta del Mezzogiorno del 4 giugno 2010

 

L’oscuramento della tv in alcune zone, gli attacchi del videministro Paolo Romani, i dubbi sul futuro della testata. I giornalisti di Rainews sono sul piede di guerra. Oggi scioperano e scendono in piazza per chiedere chiarezza all’azienda. E la protesta trova molte adesioni, soprattutto nel centrosinistra, ma anche nella maggioranza. Manifesteranno stamane a Viale Mazzini mentre l’incontro del direttore generale con i sindacati per presentare il piano industriale è stato spostato a lunedì. Oggi vedrà soltanto l’Usigrai ma il pomeriggio, quindi è stata anche revocata l’assemblea dei Cdr che era stata convocata a seguire dal sindacato dei giornalisti a Saxa Rubra.
In un clima già incandescente, a far salire la temperatura sono state le parole pronunciate da Romani, che aveva difeso il Tg1 e accusato la testata di essere faziosa come il Tg3. «Mi sa che io resterò al mio posto - è stata la risposta del direttore di RaiNews, Corradino Mineo su Radio2 - Da maggio scorso dicono che non sarò più direttore a questo punto non ci credo più». «Il Tg1 mi colpisce per le troppe notizie inessenziali - ha aggiunto - Non ho niente contro gli editoriali di Augusto Minzolini, ma mi colpisce il troppo inutile che ha messo nel telegiornale».
«Il mio ruolo è difendere l’autonomia della rete non polemizzare con i politici», ha invece risposto il direttore del Tg3, Antonio Di Bella, che, tra l’altro, sulla vicenda legata al ricorso presentato da Paolo Ruffini per il posto di direttore, si è detto pronto a farsi da parte. La protesta di Rainews trova sostegno in tutte le testate Rai. «Si tratta dell’ennesima dimostrazione della scarsa importanza che la dirigenza Rai attribuisce al ruolo dell’informazione dell’azienda- si legge in una nota dei cdr - A ciò vanno aggiunti i continui tagli di budget e di palinsesto che penalizzano l’informazione». Il comitato di Rainews precisa che lo sciopero e il presidio di oggi alle 10 a Viale Mazzini sono stati indetti «contro il colpevole silenzio della Rai sul futuro del canale all-news». Il sindacato chiede «una promozione specifica del canale all-news; completo ripristino del segnale in Italia e all’estero nelle aree coperte fino a due settimane fa; risorse e mezzi (come studio e fly per le dirette) indispensabili a un canale di informazione 24 ore su 24».
Tante le adesioni dal mondo politico e dalla società civile. Il deputato finiano, Fabio Granata, difende una rete «che ha garantito visibilità alle diverse forze politiche ma soprattutto a quei temi, soggetti e movimenti che, spesso, troppo spesso risultano altrove oscurati». Sostegno da Giancarlo Mazzuca del Pdl, oltre che dall’Idv ai radicali e da Articolo 21. A fianco dei giornalisti ci saranno poi Cgil, Federconsumatori e Tavola della Pace.


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