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Fastweb, Rossetti passa ai domiciliari

• da Il Sole24Ore del 8 giugno 2010

 

Dopo oltre 100 giorni trascorsi nel carcere romano di Rebibbia, ieri Mario Rossetti è tornato nella sua abitazione milanese agli arresti domiciliari. L’ex consigliere di Fastweb, indagato insieme ad altre 84 persone nell’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale e al riciclaggio - reato quest’ultimo non ascrittogli - di cui è titolare il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo, è rientrato a Milano in treno e senza essere scortato dalle forze dell’ordine. La motivazione che ha portato il gip a concedere gli arresti domiciliari, dopo il parere favorevole della Procura, origina dal fatto che «risultano attenuate le esigenze cautelari» «a carico del prevenuto e degli altri sodali». Il riferimento agli "altri sodali" potrebbe forse aprire uno spiraglio anche agli altri ex manager di Fastweb e Telecom Italia Sparkle ancora detenuti per le stesse vicende.
Fra loro anche Stefano Mazzitelli, l’ex a.d. di Tis giunto al suo 104esimo giorno di carcere, che, secondo i suoi legali, avvocati Fabrizio Merluzzi e Mario Staderini, «da oltre dieci giorni soffre di una paresi della gamba destra e di tre dita della mano destra» e di cui «preoccupa lo stato di prostrazione psicologica».
Mazzitelli sarà visitato da un medico domani su richiesta del sostituto procuratore Francesca Passaniti, informato della situazione dagli avvocati. All’appello di Mazzitelli al presidente della Repubblica hanno intanto aderito 8o dipendenti di Tis. Moderata soddisfazione esprimono invece gli avvocati di Rossetti - Lucio Lucia, Vittorio Virga e Francesco Cusimano –per la concessione dei domiciliari e sottolineano di essere comunque in attesa «della pronuncia della Cassazione davanti alla quale» hanno «radicalmente
contestato la legittimità del provvedimento restrittivo».


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