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Torino/Radicali chiedono a Giunta regionale di visitare le strutture che ospitano rifugiati politici. Continua lo sciopero della fame a staffetta.

11 giugno 2010

Oggi nella sede radicale dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta si è tenuta una conferenza stampa nella quale i Radicali hanno reso pubblica una lettera (firmata dalla segretaria dell’Associazione, Nathalie Pisano, e da Igor Boni, coordinatore provinciale torinese) rivolta al Presidente Roberto Cota, nella quale si ribadisce la richiesta di un incontro e si invita il Presidente e una delegazione della Giunta regionale a far visita - insieme ai Radicali - alle strutture che attualmente ospitano i rifugiati politici a Torino (in via Asti e in via Bologna) e a Settimo Torinese.

Per sollecitare il rispetto del diritto d’asilo a Torino e in Piemonte prosegue lo sciopero della fame a staffetta che da oggi a lunedì 14 sarà condotto da Blanca Briceno, Silvio Viale, Silvja Manzi e Marzio Foa. Tutte le informazioni sull’iniziativa sul sito www.associazioneaglietta.it.

 

Alla conferenza stampa di oggi sono intervenuti:

Igor Boni – Coordinatore provinciale Associazione radicale Aglietta

Silvio Viale – Presidente Associazione radicale Aglietta

Felicita Torrielli – fondatrice “Associazione Soomaaliya” e militante storica radicale

Diego Castagno – vice Presidente circoscrizione 8

 

Igor Boni e Silvio Viale hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Non siamo qui a chiedere la luna. Vogliamo provare a imbastire insieme alle Istituzioni e alle forze politiche un percorso coordinato di gestione della questione rifugiati politici, con una valenza regionale. Vogliamo che si smetta di occuparsi solo di tamponare le falle e di vivere alla giornata, costruendo, invece, progettandolo a medio-lungo termine, il da farsi. In particolare, ribadiamo la richiesta di un incontro al Presidente Cota, che invitiamo a recarsi con noi nelle strutture che ospitano i rifugiati politici; chiediamo lumi sui finanziamenti che il Comune di Torino avrebbe dovuto ricevere dal Ministro Maroni (2 milioni di euro per il 2010) e chiediamo cosa accadrà ai rifugiati di via Asti e Settimo torinese dopo il 30 giugno, data prevista di sgombero delle strutture. La politica deve fare un passo avanti e occuparsi del tema; rimandare le questioni significa automaticamente peggiorarle. In particolare segnaliamo una situazione inaccettabile in via Bologna dove esiste sotto traccia un problema di carenza di cibo, che rischia di diventare assai problematico nei prossimi mesi, in assenza di qualche ulteriore finanziamento”.

 

Per informazioni: Boni (348/5335309)


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