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La decisione dell’Unione Europea di sbloccare la ratifica dell’Accordo di associazione e stabilizzazione (Asa) con la Serbia - adottata ieri dai ministri degli Esteri dei 27 a Lussemburgo - è stata commentata positivamente a Belgrado. «La Ue ha mantenuto la parola data nonostante la crisi», ha detto il vicepremier responsabile per l’integrazione europea Bozidar Djelic. La ratifica dell’Asa, ha aggiunto Djelic, si rivelerà «molto importante per l’economia, gli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro». Per Milica Delevic, responsabile dell’Ufficio governativo per l’integrazione europea, si tratta di un «passo importante per la Serbia». «La ratifica dell’Accordo Asa apre ora la porta alle prossime tappe verso la piena integrazione nell’Unione», ha affermato Delevic. Anche il presidente del Parlamento Slavica Djukic-Dejanovic ha espresso grande soddisfazione per lo sblocco dell’Asa.
L’opposizione radicale e ultraconservatrice ha mostrato invece scetticismo affermando che la decisione «non ha alcun significato». «Seguiranno altri ricatti come quello che ci imporrà il riconoscimento del Kosovo», ha detto un portavoce del Partito radicale serbo.