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La manovra economica prevista dal governo Berlusconi si annuncia come una pesante scure sul settore
sanitario con conseguenze negative - come è facile da immaginare - per la salute dei cittadini.
«La manovra finanziaria operatagli di spesa lineari e indiscriminati», commenta la senatrice radicale Donatella Poretti. In particolare, spiega la parlamentare eletta nelle liste del Partito democratico, «l’8,9 per cento dei tagli, pari a 1,4 miliardi, è determinato dalla riduzione della spesa per il personale della sanità , per la spesa farmaceutica e per la revisione delle norme sull’invalidità ». Cifre alla mano, il taglio sulla spesa farmaceutica sarà di 600 milioni per il 2011 e per il 2012. L’articolo 11 della manovra, inoltre, prevede che su alcuni farmaci sia applicato uno sconto obbligatorio. «Sui prezzi dei farmaci generici - prosegue Poretti - la norma prevede, fino a fine 2010, una riduzione del 12,5 per cento. Poi,
dall’anno prossimo, lo Stato non rimborserà più tutti i generici che si trovano in fascia A" , quelli a carico del Servizio sanitario nazionale, ma solo quattro prodotti per ciascun principio attivo».
Un meccanismo che non mancheremo di approfondire. Intanto la senatrice ci aiuta a tracciare i possibili
scenari se la norma passasse. «In sintesi, lo sconto obbligatorio previsto dalla manovra - spiega - colpirà particolarmente i farmaci generici ed equivalenti, invece che incentivarli e promuoverli».