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Saranno 51 le parrocchie che nei prossimi mesi saranno edificate in quartieri periferici della Capitale. Lo ha annunciato ieri mattina, durante la donazione di un terreno per la realizzazione della nuova chiesa di Tor Vergata, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Si tratta di un progetto che abbiamo realizzato insieme al Vicariato e alle altre diocesi - ha spiegato - per portare nelle periferie parrocchie e centri di culto, che secondo noi rappresentano anche importanti centri sociali e culturali, fino a diventare veri e propri punti di aggregazione e identità dei quartieri».
Il sindaco ha sottolineato che le 51 parrocchie erano state in programma da molto tempo: «Ma noi abbiamo affrontato tutto l’iter burocratico e amministrativo per sbloccare la situazione». E poi una promessa per i fedeli di altre confessioni religiose: «Troveremo il modo di dare le aree per costruire luoghi di culto anche a loro - ha aggiunto - Quello dell’appartenenza religiosa è un valore universale e quindi dare risposte da questo punto di vista è sempre un arricchimento per la società . C’è un dialogo aperto tra la nostra amministrazione e le varie confessioni religiose per dare una risposta a tutti quanti per quanto riguarda i luoghi di culto. Si tratta di trovare soluzioni attese da molti anni, programmeremo incontri con i responsabili dei vari culti».
Su questo tema, ovvero la carenza di aree nella Capitale dove costruire edifici di culto per le religioni non cattoliche, si era svolta sabato pomeriggio una marcia per la libertà religiosa, la prima del suo genere, organizzata dai Radicali e da alcune associazioni.