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Salerno, I Radicali scrivono ad Alfonso Andria per il referendum comunale.

Salerno, 21 giugno 2010

Nel merito dell’annosa questione della mancata emanazione del regolamento sul Referendum Consultivo Comunale, previsto dallo Statuto da più di diciotto anni, alle 11:00 del prossimo Venerdì 25 Giugno, una delegazione radicale composta da Donato SALZANO e Manuela ZAMBRANO, Segretario e Tesoriera dell’Associazione radicale salernitana “Maurizio Provenza” e da Michele CAPANO, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, sarà ricevuta in audizione presso la  I Commissione permanente “STATUTO” del Consiglio Comunale di Salerno, presieduta dal consigliere Alfonso BONAIUTO.

 

Segue lettera al Sen. ANDRIA:

 

Ill. mo Sen. Alfonso Andria
membro della Commissione “Statuto”

in seno al Consiglio Comunale di Salerno

 

Oggetto: Regolamento attuativo dell’ istituto referendario comunale. Impegno radicale.

Gentile Senatore Andria, caro Alfonso,

 

i Radicali Salernitani, riuniti attorno all’Associazione  Radicale “Maurizio Provenza”, si rivolgono a te per un verso quale candidato Sindaco sostenuto, nel 2006, dalla Rosa nel Pugno (formazione nella quale i radicali erano impegnati), per altro verso quale esponente di punta di quel PD nei cui gruppi di Camera e Senato – come sai – alcuni nostri compagni e compagne militano.

Si tratta, ancora una volta (ci permettiamo di dire, in ideale continuità con la lotta che la tua collega Emma Bonino ha inteso compiere con lo sciopero della sete alla vigilia della campagna elettorale nelle ultime elezioni regionali) della questione della legalità, delle regole, dell’ applicazione – segnatamente -  dello Statuto Comunale (per questo ci rivolgiamo a te anche quale membro della Commissione “Statuto” del Consiglio Comunale)

 

Ti riassumiamo i termini della questione:

 

1)    Gli artt. 53 – 55 dello Statuto prevedono l’istituto del referendum consultivo comunale, ed affermano tra l’ altro che “Le forme, l'oggetto, i termini di presentazione della richiesta, del suo esame, di indizione del referendum sono disciplinati dal Regolamento” (art. 54, ultimo comma); e che “L'ammissibilità della richiesta di referendum è valutata da una apposita Commissione la cui composizione ed il cui funzionamento saranno disciplinati dal Regolamento” (art. 55);

2)    L’ art. 101 dello Statuto, per parte sua, chiarisce che “Tutti i Regolamenti richiamati nello Statuto e in particolare quelli del Consiglio comunale, della Giunta, degli istituti di partecipazione, del decentramento, del procedimento amministrativo, debbono essere approvati dal Consiglio comunale entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente Statuto.

3)    Dal 1993 – anno di entrata in vigore dello Statuto – sono passati diciassette anni (qualcuno in più del singolo anno prescritto dall’ art. 101, ma del regolamento attuativo dell’ istituto referendario comunale non c’è traccia);

4)    Essendo impegnati in una raccolta firme su cinque referendum consultivi, ed essendoci resi conto del vuoto normativo esistente a Salerno a riguardo, avevamo chiesto, con una  missiva del 31 Luglio del 2009, di essere ricevuti dalla Commissione Statuto per rappresentare nel dettaglio tale situazione (e per avere notizia circa la materia degli istituti di democrazia diretta, tenuto conto che anche la figura del “Difensore civico”, previsto dallo Statuto all’ art. 56, non è mai stata implementata);

Dopo quasi un anno, siamo tornai a rivolgerci al Sindaco ed al Presidente della Commissione Statuto, Alfonso Buonaiuto, manifestando il “nostro disagio” ed ottenendo la convocazione in commissione per Venerdì prossimo: il 25 Giugno.

 

Gentile Senatore Andria, caro Alfonso,

Ti chiediamo di farti carico della situazione che ti abbiamo descritto, contribuendo a sanare un vuoto normativo che priva i cittadini e le cittadine di Salerno di una delle due schede messe a disposizione della partecipazione popolare al governo della “cosa pubblica”: la scheda referendaria, la cui portata decisiva di strumento di libertà ed appropriazione (riappropriazione) di sovranità è sempre stata cara a noi radicali.

 

Abbiamo approntato una bozza di Regolamento attuativo degli articoli statutari relativi al referendum consultivo: l’ abbiamo chiamato regolamento “Provenza”, in memoria del nostro compagno scomparso dodici mesi or sono, e a cui la nostra Associazione è dedicata. Ci è parso giusto celebrarlo dando continuità alle sue e nostre lotte per la democrazia e le regole.

C’ eri quel giorno di Giugno, al Piazzale degli Uomini Illustri del Cimitero di Fratte.              Confidiamo, Alfonso, che potrai e vorrai esserci anche oggi.

 

Un abbraccio, con l’ augurio e l’ impegno di presto vederci e  sentirci.

 

Donato Salzano, Segretario Associazione Maurizio Provenza

Manuela Zambiano, Tesoriera Associazione Maurizio Provenza

Michele Capano, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

 

 

 

 



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