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Sulla consulenza a Leonardo Catarci votata ieri dalla giunta regionale di Renata Polverini va all’attacco l’opposizione. Leonardo Catarci, già assessore provinciale del centro destra con la giunta Moffa, è stato nominato responsabile della struttura Comunicazione, Relazioni esterne ed istituzionali della Regione Lazio (compenso 139 mila euro all’anno. il 10 per cento in meno di chi ricopriva lo stesso incarico con la precedente giunta).
Per Leonardo Catarci, l’11maggio, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Assunta Cocomello al termine di un’indagine su una presunta truffa all’amministrazione provinciale. Gli indagati fra assessori e consiglieri di tutti gli schieramenti, e titolari di imprese, sono 27, sospettati di false attestazioni di un’occupazione per ottenere rimborsi dalla Provincia. Ieri sono andati all’attacco
Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, consiglieri regionali Lista Bonino Pannella: «Leonardo Catarci è il responsabile della struttura Comunicazione, Relazioni esterne ed istituzionali" della Regione? Vogliamo
sperare che non sia lo stesso coinvolto nell’inchiesta "rimborsi d’oro" alla Provincia di Roma. Da garantisti quali siamo, il fatto che qualcuno sia coinvolto in un’inchiesta non significa necessariamente
una condanna. Tuttavia la giunta della Polverini che lo ha nominato mostrerebbe una volta in più il suo connotato e la sua lungimiranza, ovvero l’essere legata a logiche partitocratiche, di mera spartizione
del sottopotere». Quarantun anni, vicino all’area di Forza Italia ed ex assessore provinciale allo Sport, Catarci è un imprenditore che anche in campagna elettorale è stato molto vicino a Renata Polverini.
Ieri sono stati nominati anche altri due consulenti esterni: Isabella Carapellotti (Piani e Progetti speciali - Comitato per la Programmazione) e Mauro Botta (Servizio di Valutazione e Controllo strategico - Internal
auditing). Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano di Italia dei Valori: «La Polveriniaveva criticato la Giunta di centrosinistra per aver fatto un ricorso eccessivo ad elementi esterni. Eppure apprendiamo che all’ordine del giorno della Giunta ci sono state non solo tre nomine dirigenziali per soggetti esterni all’amministrazione, ma anche cinque avvisi di bando pubblico per la ricerca di altrettanti Direttori regionali esterni all’amministrazione».