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Abbassare le tasse per restituire ossigeno alle imprese in difficoltà a causa della crisi. Ma, soprattutto, per mettere all’angolo il fenomeno dell’evasione fiscale. La strada indicata da Benedetto Della Vedova,
deputato del Pdl di provenienza radicale, fra i più ascoltati consiglieri del presidente della Camera Gianfranco Fini, è limpida: la maggioranza di centrodestra deve riprendere in mano il dossier fiscale.
Il parlamentare segnala anche quali possono essere i tempi pìù propizi per il fondamentale restilyng al sistema delle imposte made in Italy: «Se la manovra economica in discussione ha il compito di assestare i conti pubblici, la prossima finanziaria deve essere il terreno sul quale impiantare una importante e profonda riforma fiscale che rompa il circolo vizioso spesa pubblica-debito-pressione fiscale e che aggiorni
un sistema di tassazione non più adeguato». Un intervento deciso per ridurre la pressione fiscale che grave sul cittadino della Penisola (o, come l’ha definita alla Discussione Santo Versace, deputato del centrodestra ed imprenditore della moda, «l’oppressione fiscale», ndr) che, dunque, non dovrà essere procrastinato a lungo, ma dovrà avvenire entro il 2010.
Della Vedova, infatti, è convinto che sìa «compito di questa maggioranza rendere chiaro che l’abbattimento del carico fiscale è l’unica chiave possibile per una seria ed efficace lotta all’evasione, oltre ad essere la principale politica di rilancio delle imprese italiane, dell’occupazione e della produttività ». Vale la pena di riflettere sul tasso di evasione dei tributi, che nel nostro Paese continua a salire: il 54,4 per cento del reddito imponibile non è dichiarato.
Nei primi quattro mesi del 2010, l’evasione fiscale è lievitata del 6,7 per cento rispetto all’anno precedente; l’imponibile evaso ha raggiunto l’impressionante cifra di 371 miliardi di curo, mentre le imposte non versate sono pari a 156 miliardi. Numeri da record anche questi, oltre a quelli diffusi ieri dall’Istat sul carico fiscale che grava sull’Italia. E che stridono anche al confronto con l’ammontare della manovra correttiva da 25 miliardi, che arriverà in Aula al Senato fra due giorni.
Fa male, però, secondo Della Vedova, la sinistra a «a buttarla in cagnara, urlando "Berlusconi ha alzato
le tasse"», perché, chiude il parlamentare finiano, «non solo dice una cosa inesatta, ma inquina un dibattito fondamentale per il futuro del Paese».