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Forte della sua flotta nucleare di 58 reattori, Edf rilancia sull'atomo civile. «Abbiamo la più forte esperienza rispetto ad altri grandi gruppi globali. Le nostre ambizioni a svolgere un ruolo guida sono quindi naturali», ha detto il presidente (da sette mesi) Henri Proglio in un colloquio con il Wall Street Journal. La leadership del gruppo parigino (che in Italia controlla Edison con la lombarda A2A) dovrebbe quindi emergere anche nei confronti degli altri gruppi francesi, come Areva, Gdf -Suez e la Total, che ha mire di diversificazione nel settore. Proglio è stato esplicito: «Non c'è spazio per la concorrenza tra imprese francesi», ha aggiunto. Ma proprio qualche settimana fa, ad esempio, proprio Gdf-Suez si è impegnata per investire sul nucleare italiano in compagnia della tedesca E.On e in competizione, quindi, con il raggruppamento Edf-Enel. Sul fronte interno Edf sta invece ancora discutendo su come venire incontro all'obbligo europeo che le impone di cedere circa un quarto dell'energia elettrica da fonte nucleare a prezzo di costo ai suoi concorrenti. Il nodo della questione è nel prezzo di vendita: mentre per Edf quello giusto sarebbe di 42 euro a megawattora, per i suoi concorrenti (come Gdf-Suez e Poweo) bisognerebbe stabilire un tetto non superiore ai 35 euro. Ma se così fosse, sostiene Proglio, Edf sarebbe costretta a rialzare le tariffe.