Anche in Germania si potranno fare test genetici sugli embrioni. E quindi in caso di malattie genetiche dei feto non procedere all`impianto. Ignazio Marino, senatore Pd, medico, cattolico, componente della commissione Sanità , e in Italia? «In Italia ci sono state due sentenze simili nel 2007 ma da noi non fanno giurisprudenza, e quindi abbiamo una legge scritta senza tener conto della conoscenza scientifica e degli specialisti che eseguono la fecondazione assistita al punto da essere arrivati ad una situazione drammatica».
Quale? «Impedire di eseguire la diagnosi prima dell`applicazione dell`embrione e poi eventualmente lasciare la possibilità di interrompere la gravidanza attraverso la 194. Vuol dire creare una situazione di stress incredibile per una donna che si è già sottoposta a terapie ormonali intensive dover anche ricorrere nel caso in cui il feto sia malformato ad un`interruzione di gravidanza».
Gli italiani sono i primi in Europa per i viaggi all`estero per la procreazione assistita. Ora che anche in Germania i test genetici sugli embrioni sono possibili aumenteranno le fughe? «Certo, è di sicuro una possibilità in più, anche se penso che in Spagna sono davvero ben organizzati, hanno anche personale italiano che in una situazione così delicata come quella della fecondazione rappresenta un grande conforto».
Resta il fatto che si rischia di non far nascere anche feti con patologie non estremamente gravi come la sindrome di Down, per esempio. «La legge non deve mai contenere principi etici ma lasciare alle persone la libertà di utilizzare o no i mezzi che la scienza e la tecnica mettono a disposizione per diagnosticare una malattia».