Il mercato russo, nel quale l’Enel è entrata tra i primi qualche anno fa, si sta rivelando sempre più importante perla società elettrica guidata da Fulvio Conti. Gli utili della sua principale controllata, la Ogk-5, aumenteranno di cinque volte da qui al 2014, raggiungendo 1,08 miliardi di euro. Nel frattempo la compagnia avrà investito quasi altrettanto per crescere ulteriormente. Elettrico tradizionale, ma non solo. L’amministratore delegato di Enel che ha tenuto ieri il primo «Investor day» in Russia, ha spiegato che i programmi inclu- dono l’idroelettrico (nel quale il paese è assai forte) e il nucleare. E’ in discussione la possibile partecipazione dell’Enel alla costruzione di una centrale nell’enclave di Kaliningrad (la ex Prussia Orientale) da dove potranno essere rifornite facilmente Germania e Polonia. Rosatom, l’ente russo per il settore, vuole utilizzare la tecnologia Wer che l’Enel già conosce perché gestisce due centrali di questo tipo in Slovacchia e ne sta costruendo un’altra. Con orgoglio Conti ha ricordato come la società italiana sia stata la prima «non russa» a essere ammessa in questo settore che il governo da sempre tiene sotto strettissimo controllo. E, forse, non è un caso se sarà l’Enel ad entrare nel nucleare, visti i rapporti consolidati tra i due paesi. Proprio ieri era a Mosca anche il ministro degli esteri Franco Frattini che ha parlato con i suoi omologhi russi di altre iniziative parimenti «sensibili» di aziende italiane. Basti ricordare la collaborazione delle aziende Finmeccanica per la costruzione di aerei militari e civili ed elicotteri civili. Nucleare dunque per l’Enel, ma anche l’inizio dell’attività estrattiva in Siberia, grazie all’investimento realizzato assieme a Eni e Gazprom con l’acquisto all’asta di alcuni degli asset confiscati alla Yukos. Dal prossimo anno la società mista inizierà a pompare metano da giacimenti che hanno riserve pari a cinque miliardi di barili di petrolio equivalenti. Il mercato russo, ha spiegato Conti a una sessantina di investitori e analisti di tutto il mondo, presenta dei «fondamentali» particolarmente favorevoli, grazie alle riforme varate in questi anni dal governo. Conti ha parlato anche della quotazione di Enel Green Power, prevista per ottobre, e ha confermato che andrà avanti anche se verranno modificati gli incentivi per le rinnovabili. L’azienda già oggi si basa per i 2/3 dell’attività su settori che non ne hanno bisogno.