L`opposizione parla con una voce sola e dà corpo all`indignazione crescente per i silenzi del governo italiano sulla vicenda dei 245 eritrei segregati nei lager libici. Il Gruppo del Pd alla Camera ha presentato un`interrogazione a risposta immediata per il question time di oggi sul dramma dei 245 cittadini eritrei detenuti a Misratah e a Brak. Francesco Tempestini, capogruppo del Pd nella commissione Esteri, e primo firmatario dell`interrogazione insieme alla vicepresidente Rosa Calipari, Livia Turco e Sandro Gozi chiede al governo di spiegare «quali iniziative urgenti intenda adottare per assicurare l`effettivo rispetto dei diritti garantiti dal Trattato con la Libia e per favorire quanto prima la ratifica da parte libica della Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati e la riapertura dell`ufficio dell`Unhcr». «Dopo l`intervento del commissario ai diritti umani del Consiglio d`Europa - conclude Tempestini - sollecitiamo una presenza autorevole e qualificata del governo domani (oggi,ndr) per il question time alla Camera».
Protesta crescente Sulla stessa lunghezza d`onda - quella dell`indignazione e della sollecitazione a intervenire su Tripoli - si muovono l`Italia dei Valori, l`Udc, i Verdi, i Radicali, le Acli... «E necessario chiarire» la situazione dei circa 250 migranti eritrei detenuti nel centro Brak di Sebah, in Libia, «auspicando che la Libia sia sensibile al punto di vista europeo condiviso anche dall`Italia», sottolinea monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la Pastorale dei migranti e degli itineranti.
Candele di speranza. Per domani è stato promosso un sit in davanti all`ambasciata libica (ore 18.30), su proposta del regista Andrea Segre, a cui hanno aderito Agenzia Habesha, Amnesty International, Come un uomo sulla terra, Fortress Europe, Melting Pot Stalker - Primavera Romana, Welcome! Indietro non si torna. Nello stesso giorno, manifestazione a Napoli (ore 19:00) in Piazza Bellini, e venerdì in tutta Italia davanti alle Prefetture. Illuminare la notte con 250 candele: 250 come le vite sospese dei profughi eritrei. Unica parola d`ordine: Una luce perla dignità . Libertà e diritto d`asilo per 250 profughi eritrei deportati nel deserto Libico; Fermiamo le violenze della polizia libica contro i migranti Rivediamo gli accordi Italia - Libia e fermiamo la politica dei respingimenti.. A mobilitarsi è anche il Codacons . «Con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma - rende noto l`associazione dei consumatori - abbiamo chiesto l`apertura immediata di una inchiesta, affinché si indaghi per i gravi reati commessi in Libia, ipotizzando tra le altre fattispecie penalmente rilevanti i reati di riduzione in schiavitù, tentato omicidio, lesioni e maltrattamenti. Le autorità italiane devono attivarsi con urgenza e condannare gli abusi commessi in Libia.