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Se Milano fa dell'ambiente un tema da referendum

• da Tempi del 8 luglio 2010

di Yasha Reibman

In questi giorni sta iniziando la raccolta di firme per cinque referendum a Milano, referendum che potrebbero rappresentare un precedente anche per altre città. I giorni ancora a disposizione, per raccogliere le firme necessarie per ottenere un voto sui quesiti, non sono nemmeno centoventi. I referendum riguardano diversi temi, ma in sintesi parlano dell'ambiente a Milano. Sono stati presentati da Edoardo Croci, già assessore all'Ambiente nella giunta Moratti per il Comune di Milano, uomo senza partito sacrificato dal governo della città in nome degli equilibri politici, da Marco Cappato, già parlamentare europeo radicale, e da Enrico Fedrighini, consigliere comunale a Milano con i Verdi. I promotori e i primi sottoscrittori sono dunque uomini di destra e di sinistra. I punti toccati sono diversi. Il primo chiede l'estensione dell'Ecopass, lo sviluppo delle linee 4 e 5 della metropolitana e aumento di piste ciclabili, aree pedonali e turni dei taxi. Il secondo propone che il Parco Agroalimentare non sia edificabile neanche dopo lo svolgimento dell'Expo 2015. Il terzo chiede di riaprire l'intero sistema dei Navigli, oggi sepolti sotto le strade, partendo dal recupero della Darsena come porto di Milano (i soldi della realizzazione dovrebbero arrivare dalla cessione del patrimonio immobiliare non storico). Il quarto ha l'obiettivo di raddoppiare il verde pubblico entro il 2015 piantando 100 mila alberi all'anno, destinando a verde almeno il 50 per cento delle grandi aree dismesse e vietando i parcheggi sotterranei che distruggono alberi. Il quinto affronta il tema dell'energia pulita, rottamazione edilizia, teleriscaldamento, efficienza energetica: l'obiettivo è raggiungere standard massimi di efficienza energetica per i nuovi immobili e promuovere la "rottamazione edilizia" per immobili non di qualità e sostituirli con edifici a basso impatto. Ciascun tema meriterebbe un serio approfondimento, lo otterremo se si raccoglieranno le firme necessarie e si arriverà al voto.



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