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Qualcosa di muove sul fronte nucleare italiano. L'Agenzia per la sicurezza potrebbe essere vicina alla nascita. Lo Statuto è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale». La mancanza dell'Agenzia era stata lamentata due settimane fa dalla società francese Edf: «Per l'avvio del nucleare in Italia manca un interlocutore, ovvero l'Agenzia nazionale per la sicurezza, senza la quale è difficile pensare a una tempistica precisa». Pronta era arrivata la risposta dal socio italiano, Enel (controllato dal governo) : «Siamo nei tempi» per la posa della prima pietra nel 2013 e per il primo chilowattora nel 2020; «l'importante è che l'Agenzia per la sicurezza nucleare arrivi entro l'anno». Per ora è arrivato lo statuto (in tutto due articoli), in base al quale l'Agenzia è un «ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e di autonomia tecnica, scientifica, amministrativa e contabile, e soggetto al controllo della Corte dei Conti». L'Agenzia «svolge le funzioni e i compiti di autorità nazionale unica per la regolamentazione tecnica, il controllo e l'autorizzazione delle attività concernenti gli impieghi pacifici dell'energia nucleare, la detenzione, il trattamento, il condizionamento, il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi» e «la gestione dei materiali nucleari provenienti sia da impianti di produzione di elettricità sia da attività mediche, industriali e di ricerca; la protezione dalle radiazioni, la protezione fisica passiva degli impianti e delle materie nucleari, nonché le funzioni e i compiti di vigilanza sulla costruzione, l'esercizio, lo smantellamento a fine vita e la salvaguardia degli impianti e dei materiali nucleari, comprese le loro infrastrutture e la logistica».