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Con un santone come don Verzè, meglio le cene di Bertone

• da Il Foglio del 13 luglio 2010

Al direttore - Polanski è tornato libero. Ma il Belgio è pronto a sventrare la Svizzera. Maurizio Crippa
Al direttore - Da tempo ci si ritrova in pranzettini piccolissimi, con pochissimi amici. Verranno chiamati "cene" anche se sono colazioni, sui giornali? E subiranno eventuali bavagli le cazzate ascoltate lì direttamente, senza passare per telefonate e intercettazioni? Alberto Arbasino
Al direttore - Errata non corrige: l'errore non va corretto, l'errare non sbaglia, ci dice sempre qualcosa d'interessante, occorre ascoltarlo. Arno i lapsus e i cosiddetti refusi: un inconscio parta, nella catena di trasmissione del giornale si libera un desiderio. Illuminare il retroscena di un crimine linguistico può risultare interessante. Nell'articolo "America cornuta" pubblicato sabato scorso. un severo 'irnpeachment' di Obuirua ha usurpato il posto del mio originario e più veniale "imbeachnaent", condensazione di "beach", spiaggia, approdo della marea nera, e "bitch'", puttana, leitmotiv del caso Clinton, di cui stavo parlando. Quando la jouissance della Joyce's science mi travolge, a volle il dio della sobrietà mi castiga. Umberto Silva
Al direttore - Quelli fra Bordin e Pannella non erano pesci in faccia. Piuttosto, parole amare pronunciate per farsi del male fra persone che si vogliono bene. Dopo vent'anni Massimo Bordin a Radio radicale chiede il privilegio di non esser più direttore ma di poter collaborare ancora nei termini che un nuovo direttore gli proponesse. A Marco Pannella, orgoglioso e ad un tempo geloso di un ottimo direttore (con il quale ha convissuto tanti anni), quello dì Bordin sembra l'atteggiamento di un disertore, orinai lontano dalle amicizie, dagli affetti, dal radicalismo. Non è così. Ma quel che orarai esaspera Pannella è proprio l'eleganza con la quale il trotzkista Bordin riesce a pensare e a parlare come se fosse il conte Carandini. Gli scaglia addosso tutta la sua inelegantissima passionalità di. anticonformista irriducibile (con al collo cravatte che ai Carandini avrebbero tolto il sonno), con un sentimento della politica troppo forte e troppo alto per accettarne il limite. Per Pannella si tratta di un sentimento civile che deve restare tale, senza degradarsi a risentimento. Tanto più. che Bordin non può restare per lui soltanto un "professionista a contratto". Luigi Compagna
Al direttore - D'ora in poi Pannello sì rivolgerà a Bordin solo tramite comunicati all'agenzia Adn-Kronos. Mauro Suttora, Milano
Al direttore - Grazie Meotti! Vorrei fare delle gigantografie dei tre splendidi suoi reportage su Israele e tappezzare la nostra penisola con le sue parole, con la verità che palesano. Ce n'è bisogno. Ed è urgente. Perché così pochi di noi vogliono vederla? Anna Condemi, via Web
Al direttore - Ha vinto la Spagna. Che per la redazione e per quelli del bar dello sport sia una lezione e un bagno di umiltà, Una lezione perché l'intellettualismo non funziona e soprattutto i fumi delle sostanze psicotrope (certi discorsi sennò non me li spiego) non sono buoni consiglieri. Claudio Baleani, via web
Al direttore - Sulla Stampa don Verzè ribadisce tutto il suo già noto pensiero sulla medicina e la salute. Ma quelle che mi hanno lasciato più esterrefatto sorto le risposte sulla chiesa, coree ad esempio questa: "Se fossi il Papa non farei il monarca ma tutte le mattine starei davanti a Gesù a pensare, E la chiesa? Che si arrangino quelli della segreteria di stato". Con un "programma di pontificato" così, molto meglio che il "santone" si occupi della. vita fino a centoventi anni del Cav. Federico Pulici, via Web
Meglio le cene di S.E.R. Bertone.



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