Sono passati ormai sei giorni dalla cena a casa di Vespa, ma c'è chi non l'ha digerita pur non avendovi partecipato. Anzi, proprio perché non è stato invitato. Pare infatti che Giulio Tremonti si sia molto irritato per la mancata cooptazione alla tavola che avrebbe conosciuto un nuovo e più insistente corteggiamento del leader udc Casini da parte di Silvio Berlusconi. Non solo perché i commensali erano tanti e illustri, dal cardinal Tarcisio Bertone alla figlia dello stesso Cavaliere, Marina Berlusconi, ma perché quella cena al momento è ancora al centro dello scenario politico di questa mezza estate. E sembra che sia ancora più irritato per il fatto che nella dimora di Trinità dei Monti sia giunto anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Insomma, esponenti di spicco anche del settore che gli compete, quello economico. E lui no. Nonostante l'assidua frequentazione del salotto di Porta a Porta. Il ministro se ne lamenta ancora oggi con chi gli sta vicino. Un vero malumore, tanto che ha preso il telefono per farlo conoscere a persone autorevoli negli ambienti politici, come Gianni Letta, e negli ambienti economici, come Cesare Geronzi, anche lui a tavola giovedì scorso. Tutti a casa Vespa per fare onore al cinquantesimo della sua attività giornalistica, ma anche, come si è venuto a sapere, per una chiacchierata che ha spaziato su diversi temi, importanti, della politica italiana.