Terminato il congresso nazionale del PSI svoltosi a Perugia. Tanti sono stati gli spunti e le idee esposte dagli oltre 600 delegati,e molti i leader di altre forze politiche intervenuti. Tra cui vanno ricordati Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli. Più che positivo l'esito finale del congresso per la comunità dei giovani socialisti. Dalla 3 giorni di Perugia, infatti, la Federazione dei Giovani Socialisti esce rafforzata al proprio interno e, soprattutto, riceve una cospicua visibilità negli organismi dirigenti. Tra i successi più rilevanti, si annoverano, senza dubbio, l' elezione di una significativa delegazione della FGS nell'ambito del Consiglio nazionale del Partito, e l'approvazione, a larghissima maggioranza, di un ordine del giorno generazionale che impegnerà nel prossimo futuro il gruppo dirigente socialista ad una modifica statutaria finalizzata ad estendere sempre più la presenza di under 40 nelle strutture decisionali, ad ogni livello. Ma è sul piano della prospettiva politica che la piattaforma dei giovani socialisti risulta valorizzata, in quanto, dalla relazione del segretario Nencini - così come dagli interventi del Presidente dei Verdi, Bonelli, e del Segretario dei Radicali, Staderini si evince la volontà di dar vita ad una cooperazione rafforzata fra le forze laiche, socialiste, ambientaliste e riformiste del nostro Paese, in linea con quanto sostenuto dalla FGS sin dalla Conferenza nazionale tenuta lo scorso 15 maggio a Roma. Ancora una tappa importante verso la costruzione del socialismo di oggi e di domani nella speranza che come in tutti i paesi europei, anche in Italia finalmente possa nuovamente riaffermarsi una forza socialista.