Colpaccio alla radicale, anzi alla 'Radio Radicale'. Ieri, di fronte al no dei Pdl alla trasmissione nel circuito interno della camera dei lavori della commissione Giustizia che discuteva del ddl Alfano, la deputata Rita Bernardini - d'accordo con il direttore dell'emittente Massimo Bordin - ha 'intercettato' i lavori. In pratica li ha registrati. E la radio poi li ha mandati in onda, integralmente e senza interventi giornalistici. La pubblicità della seduta era stata richiesta dalla capogruppo Pd Donatella Ferranti. «La commissione non è una società segreta», ha detto Bernardini, «Siamo convinti che ai cittadini e ai giornalisti interessa seguire il dibattito sulla richiesta Pd rivolta al sottosegretario Giacomo Caliendo di esonerarsi dal seguire a nome del governo il provvedimento e l'emendamento firmato da Caliendo stesso, chiamato in causa sulla vicenda P3 proprio sulla base di intercettazioni telefoniche. Non so se da questa «disobbedienza civile" conseguiranno "deplorazioni", so che se fosse in vigore il ddl con l'emendamento Caliendo il rischio sarebbe quello della galera fino a tre anni».
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