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Bus a due piani, scatta l'istruttoria europea

• da La Repubblica ? cronaca di Roma del 22 luglio 2010

di Gabriele Isman

L'Italia rischia una procedura di infrazione europea per i bus a due piani di Roma. Ad aprire l'istruttoria è stata la direzione per il Mercato interno e servizi (che si occupa anche di appalti) di Bruxelles, dopo la denuncia presentata nei mesi scorsi dal segretario dei Radicali italiani Mario Staderini. Sotto accusa la reiterazione delle proroghe in assenza di gare per il servizio (con autorizzazioni che risalgono al Giubileo dove nessuna giunta ha più rimesso mano) e la deregulation del settore. Staderini aveva inviato la propria denuncia alle autorità di Bruxelles per la Concorrenza e per il Mercato interno: quest'ultima l'ha ritenuta «non infondata» e ha intimato alla Presidenza del Consiglio di chiarire la propria posizione entro 10 settimane per evitare l'apertura di una procedura di infrazione a carico dell'Italia. Palazzo Chigi dovrà così rivolgersi al Comune sperando di riuscire a evitare le salatissime multe che scattano nei casi in cui l'infrazione è riconosciuta dall'Unione europea. Sotto la lente dell'Europa finisce così il business dei bus a due piani che a Roma vale all'anno 18 milioni di euro, 80 mila corse complessive, 1,5 milioni di viaggiatori e 1,8 milioni di chilometri percorsi nell'arco dei dodici mesi. L'operatore più importante del settore è la Trambus Open: il 60 per cento del suo capitale è in mano aTrambus e il resto alla società francese Les cars rouges. La proprietà dell'operatore - che conta una flotta di 17 mezzi e 95 dipendenti, con un passivo di 1,7 milioni di euro l'anno - è uno dei motivi che hanno fatto scattare l'apertura dell'istruttoria di Bruxelles: l'affidamento diretto di un servizio pubblico locale, secondo le norme comunitarie, è possibile soltanto se la società è "in house", ovvero controllata interamente dal Comune, e così quel 40 per cento di Trambus open in mano alla società francese configurerebbe una violazione alle regole europee. Da chiarire anche la questione di Roma Cristiana, la società dell'Opera Romana Pellegrinaggi che ha due linee: la San Pietro e la San Paolo. Il Comune non ha mai rilasciato autorizzazioni a questi bus, facendoli rientrare nelle missioni pastorali pre- viste dal Concordato. In altre città europee il servizio è pubblico - è il caso di Barcellona, dove però vi sono soltanto tre linee, contro le 20 di Roma - o privato, come a Parigi, dove due società si dividono le corse: Les cars rouges (quella che detiene di 40 per cento di Trambusopen) e il gruppo Cityrama. Il regime privato del servizio fu autorizzato agli inizi degli anni Novanta dal sindacato dei trasporti parigini che coordina, organizza e migliora lo sviluppo dei trasporti pubblici nella regione di Parigi. Magra consolazione per Roma: il prezzo medio per 24 ore sui bus a due piani scoperti della capitale - 16 euro - è più basso di Barcellona, che va da 17,10 a 9,90 euro, di Parigi, da 22 a 11, e di Londra, dove arriva a oltre 27 euro.



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