INTERVISTE A CHRISTINA SPONZA DELLA LISTA BONINO E ROBERTO ANTONAZ DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
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INTERVISTE A CHRISTINA SPONZA DELLA LISTA BONINO E ROBERTO ANTONAZ, ASSESSORE REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA Segue l’articolo pubblicato a pagina 2 de Il Piccolo di mercoledì 09 giugno 2004
Entrambi, pur su piani diversi, ritengono che l’attuale assetto dell’Ue sia da rivedere
Ci sono anche due monfalconesi in corsa per un seggio al Palramento europeo. Sono Christina Sponza, unica candidata del Friuli Venezia Giulia della Lista Bonino, e Roberto Antonaz, terzo nella lista di Rifondazione comunista per la circoscrizione Nord Est e assessore all’Istruzione, sport e politiche giovanili della giunta Illy. Su fronti diversi e con soluzioni diverse, entrambi credono però che l’attuale assetto dell’Unione europea vada rivisto. «Queste elezioni sono importanti - afferma Antonaz - non solo perché l’Europa ormai incide sulla vita quotidiana di tutti, ma perché il progetto di Europa delle banche e delle imprese sta conoscendo un evidente fallimento. Lo dimostra il mancato accordo sulla Costituzione europea e quello sul ”caso Iraq”. Ecco, il 12 e 13 giugno c’è la possibilità di rinnovare il Parlamento e le politiche europei». Tenendo presente, rileva Antonaz, che Rc, «per un Europa dei popoli, dei diritti, delle politiche sociali», eleggerà due rappresentanti nel Nord Est. «Queste elezioni sono però decisive - aggiunge - anche per l’intera regione e la provincia di Gorizia. L’allargamento del primo maggio ha portato con sé grandi potenzialità , ma anche grandi rischi che richiedono una presenza al Parlamento europeo in tutela del nostro territorio. Il nostro sistema portuale può diventare punto di riferimento per tutti i nuovi membri Ue che non hanno sbocco al mare e credo che anche sotto il profilo turistico e ambientale ci siano nuove potenzialità ». «Credo che infine una mia presenza al Parlamento europeo - conclude - possa rappresentare una prosecuzione dell’impegno di questi anni, soprattutto per il mondo del lavoro e per il sociale». «Molto spesso ai candidati locali - afferma Christina Sponza - si chiede cosa farebbero per risolvere i problemi locali, sintomo forse però di qualcosa che non funziona alla base. Il compito ! del cand idato e poi dell’eletto è piuttosto quello di riuscire a stabilire le trasformazioni istituzionali dell’Europa che diano modo alle amministrazioni locali di agire con più libertà ed efficienza». A guardarla oggi l’Europa è invece, secondo Christina Sponza, una scatola di fiori molto belli, cioé i Paesi che la compongono, ma fragile. «Per trasformarsi in qualcosa di più solido e concreto l’Europa deve evolvere - sottolinea - in un insieme di Stati federati, negli Stati uniti d’Europa che abbiano un loro Parlamento legiferante, una loro politica estera che consentirebbe di diminuire il potere dello stato-nazione per aumentare quello delle amministrazioni locali. Senza questa evoluzione non ha nemmeno senso parlare di macro-regione. Quanto poco forte l’Europa lo si è del resto visto sull’Iraq. Non si è saputo dare una risposta unitaria, lasciando gli Usa come unici risolutori della situazione di crisi». Ci vuole comunque un’Europa in grado, aggiunge Christina Sponza, di non prendere più a modello le leggi peggiori dei singoli Stati, «ultima tra tutte quella italiana sulla procreazione assistita per la cui abrogazione noi radicali stiamo raccogliendo le firme». Sono già centomila, ma devono diventare 500 mila entro il 13 luglio.
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