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APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

20 marzo 2004

CAMPAGNA PROMOSSA DA RADICALI FRIULANI

Di seguito l'appello, promosso dall’associazione “Radicali Friulani”,
contro la scelta talebana di Roberto Antonaz.
Sarà possibile sottoscriverlo on line dal sito www.radicalifriulani.it

APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

NO ALLA SCELTA CLERICALE DI ANTONAZ SULLE SCUOLE PRIVATE
SI’ ALLA LIBERTA’ DI SCELTA FORMATIVA



A Riccardo Illy,
Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia


La decisione dell’assessore regionale all’istruzione Antonaz di stanziare gli assegni di studio esclusivamente agli studenti delle scuole non statali istituite senza fine di lucro (leggasi: istituti scolastici religiosi) rivela una chiara e netta scelta clericale e discriminatoria verso le altre scuole non statali parificate o paritarie.

Tale scelta, ricordiamo, non soltanto nega la legge di parità votata a livello nazionale da quello stesso schieramento di centro-sinistra a cui pure la giunta regionale e Antonaz appartengono, ma contrasta altresì con le intenzioni e le promesse più volte espresse da esponenti di Rifondazione comunista e della maggioranza regionale di centro-sinistra di abolire qualsiasi sovvenzionamento alle scuole non statali.

La decisione, quindi, di riservare gli assegni di studio solamente alle scuole religiose, lungi dal basarsi su considerazioni legate a precisi standard qualitativi forniti dai diversi istituti privati, si configura piuttosto come una delle ennesime concessioni fatte alle pressioni clericali e vaticane a cui anche questa volta mostrano di essersi inginocchiati proprio quei politici che si definiscono laici – come ci ricordava già alcuni decenni fa Gaetano Salvemini – solo «perché non portano le sottane attorno alle gambe».

Noi al contrario riteniamo che, abolita ogni tipo di discriminazione dettata da ragioni politico-corporativo-confessionali, la strada da intraprendere in uno Stato che voglia definirsi liberale debba essere quella di introdurre in tutte le scuole, statali e non, il sistema dell’accreditamento, in modo tale da graduare i finanziamenti non in modo automatico e uguale per tutte, ma sulla base dei livelli qualitativi programmati ed effettivamente conseguiti dai diversi istituti.

Pertanto, noi sottoscritti chiediamo l’immediata estensione dell’erogazione degli assegni di studio per l’anno scolastico 2003/2004 concessi ai sensi della legge regionale 2 aprile 1991, n. 14 (e successive modifiche ed integrazioni) a tutte le scuole dell’obbligo o secondarie non statali, parificate o paritarie, senza discriminazioni dettate da scelte religiose-corporative che esulano da motivazioni prettamente qualitative.




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