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FECONDAZIONE/FRIULI VEN. GIULIA: COSTITUZIONE DI UN CARTELLO-MANIFESTO O PRE-COMITATO REFERENDARIO

16 febbraio 2004

dal Messaggero veneto di lunedi' 16 febbraio 2004

DOMANI SERA CON IL CONS. DEGANUTTI CI INCONTRIAMO PER FARE UN PRIMO CENSIMENTO DI CHI DARA' LA DISPONIBILITA' IN MERITO ALL'EVENTUALE COSTITUZIONE DI UN CARTELLO-MANIFESTO O PRE-COMITATO REFERENDARIO .

Il consigliere provinciale Fausto Deganutti promuove una raccolta di firme: «Quel provvedimento limita la libertà individuale» Fecondazione, parte da Fi l'iniziativa contro la legge voluta dal centro-destra.
Parte da Forza Italia la richiesta di abrogare la legge approvata in Parlamento e proposta dalla Casa delle libertà sulla fecondazione assistita. Un provvedimento che non piace al consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Fausto Deganutti, il quale ritiene che la legge penalizzi tutti e in modo particolare le donne. Il politico, inoltre, intende presentare una mozione a riguardo sia in consiglio comunale sia in consiglio provinciale. Il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Fausto Deganutti, dunque, promuove una raccolta di firme a sostegno della richiesta del referendum che si pone come obiettivo l'abrogazione della nuova legge sulla fecondazione assistita, approvata dal Parlamento martedì scorso (10 febbraio).

«Questa legge - sottolinea infatti il promotore dell'iniziativa -limita le libertà individuali e, per dirla in breve, è contro le donne. La sua natura proibizionista è evidente. Ma non basta: lede pure l'indipendenza decisionale del medico e, allo stesso tempo, crea vincoli ingiustificati alla ricerca medica italiana. questo con l'unica conseguenza di penalizzare il nostro Paese rispetto agli altri membri dell'Unione europea». Deganutti nel suo discorso ricorda che alla Casa di cura Città di Udine, attrezzata per svolgere tutte le procedure previste per la fecondazione assistita, ci sono decine e decine di donne in lista d'attesa per poter effettuare un trattamento nei prossimi mesi. «Vista la situazione - osserva ancora il consigliere azzurro - è inevitabile attendersi una corsa delle aspiranti mamme verso l'Estero. Ma ciò che più mi preme evidenziare - prosegue Deganutti - è che i limiti posti al numero di embrioni utilizzabili durante un ciclo di concepimento assistito appaiono in contrasto con quanto previsto dall'articolo numero 32 della Costituzione italiana che prevede: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività».

A giudizio dell'esponente di Forza Italia, le nuove norme «negano alle coppie con problemi di fertilità la possibilità di curarsi e, di fatto, sanciscono un pericoloso arretramento scientifico nel campo della ricerca, poichè le limitazioni agli studi sugli embrioni tolgono speranze anche ai malati di diabete, Alzheimer e cancro, tanto per fare alcuni esempi». Non è difficile da mmaginare che la proposta di Deganutti creerà polemiche negli ambienti politici e, in modo particolare, negli stessi ambienti della Casa delle libertà che hanno voluto la legge, che evidentemente non è stata bene accolta da altri politici del centrodestra, come il consigliere provinciale.




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