CASO BARAZZUTTI/ STATO ITALIANO CONDANNATO PER L’IRRAGIONEVOLE DURATA DI UN PROCEDIMENTO PRECEDENTE
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Il militante radicale dell’alto Friuli, Stefano Barazzutti, arrestato nei giorni scorsi, e poi rilasciato, per presunta coltivazione di poche piantine di marijuana, ha ricevuto dalla Corte d’Appello di Bologna la notizia che lo Stato italiano è stato condannato (con decreto 201/A/03 d.d. 23/06/03) al risarcimento dei danni per l’irragionevole durata di un precedente procedimento (si trattò di un’indagine dall’Ispettore Annio De Reggi, del Commissariato di Tolmezzo) che gli costò il posto di promotore Finanziario alla Genercomit S.I.M. e una futura assunzione presso un noto Istituto di Credito. Ora l’esponente radicale (difeso dal avv. Roberto Maniacco, del foro di Gorizia) annuncia sempre per il medesimo fatto una causa civile per i danni materiali e morali subiti ai tempi dell’indagine.
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