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CARCERI: CAPPATO IN FRIULI-VG PER RACCOLTA FIRME

5 gennaio 2002

Da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore 17.15

Il parlamentare europeo della Lista Bonino Marco Cappato ha visitato oggi le carceri di Trieste, Udine e Pordenone, al fine di raccogliere le firme dei detenuti sulle 25 proposte di legge di iniziativa popolare che formano il ''programma di Governo liberale, liberista e libertario'' dei Radicali italiani.'A Trieste - ha spiegato Cappato in una conferenza stampa - abbiamo trovato una situazione molto migliore di quella di altre carceri italiane, anche se problemi ve ne sono. I detenuti sono 224 a fronte di una capienza prevista di 190. Teoricamente, pero', dovrebbero esservi tre agenti per ogni detenuto e, invece, ce ne sono complessivamente solo 107, il che comporta alcuni problemi di vivibilita' del carcere, soprattutto per quanto riguarda i 24 detenuti che lavorano. Il 50% dei carcerati sono extracomunitari di 12 diverse nazionalita' e cio' crea ulteriori problemi''.
Cappato ha anche indicato nelle politiche proibizioniste
(''come quelle - ha affermato - delle leggi sul lavoro, sulla droga e sulla prostituzione'') un ''fantastico invito alla criminalita'''. Per quanto riguarda la raccolta delle firme in carcere, l' esponente radicale ha sottolineato le difficolta' tecniche legate alla mancanza di autenticatori. ''Per questo - ha aggiunto - proponiamo la realizzazione di una sorta di albo regionale degli autenticatori, formato da consiglieri comunali o altri amministratori autorizzati a farlo che, al di la' delle loro posizioni su questo o quel tema, si mettano a disposizione per fornire questo essenziale servizio pubblico''.Dopo Trieste, Cappato sie' recato a Udine, nelle carceri di via Spalato. ''Nella casa circondariale della citta' friulana - ha detto - abbiamo raccolto 60 firme tra i 194 detenuti, di cui 70 stranieri, molti dei quali non in possesso dei diritti politici: in sostanza, si puo' dire che, tra gli aventi diritto, oltre la meta' hanno firmato le nostre proposte di legge''.''Anche a Udine - ha detto Cappato - abbiamo trovato una situazione non buona: dei 194 detenuti, 126 sono definitivi, 25 in attesa del processo di appello e 34 di quello di primo grado. Gli agenti sono solo un centinaio, anche in questo caso ben al di sotto di quanto previsto dal regolamento carcerario. Inoltre, il 30% dei detenuti sono tossicodipendenti e in carcere la droga circola liberamente, a dimostrazione che il proibizionismo non serve a vincere una guerra impossibile''


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