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CARCERI: RADICALI, RIPRENDE RACCOLTA FIRME PER RIFORMA

4 gennaio 2002

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 12,57

DOMANI A S.VITTORE, REBIBBIA, SOLLICCIANO, BOLOGNA, UDINE, TRIESTE
D'ELIA: “1 CONDANNA AL GIORNO DA CORTE EUROPEA PER TEMPI PROCESSI”


Roma, 4 gennaio 2002. La raccolta di firme per le 25 proposte di legge di iniziativa popolare dei Radicali riprendera' domani, soprattutto da alcuni degli istituti penitenziari italiani. Esponenti radicali, accompagnati dagli autenticatori, saranno infatti nelle carceri di S.Vittore a Milano, di Rebibbia a Roma (dove la raccolta di firme e' stata gia' in parte effettuata), di Sollicciano a Firenze, e negli istituti penitenziari di Bologna, Udine e Trieste. In particolare, all'interno del mondo carcerario i Radicali rilanciano le proposte sulla riduzione dei termini di custodia preventiva e sull'automatismo della liberazione anticipata per buona condotta, aumentando dagli attuali 45 a 60 giorni il periodo condonato per ogni semestre.

L'iniziativa e' stata presentata oggi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Rita Bernardini, gli europarlamentari della Lista Bonino Marco Cappato e Benedetto Della Vedova, il presidente di 'Nessuno tocchi Caino' Sergio D'Elia, il direttore del carcere di Rebibbia Massimo Di Rienzo, e, in collegamento telefonico, il segretario ed il presidente dei Radicali italiani Daniele Capezzone e Luca Coscioni, e il vicepresidente dei senatori della Margherita Natale D'Amico, iscritto al partito Radicale.

Negli oltre 250 istituti di pena italiani vi sono 58.000 detenuti (15.000 in piu' rispetto ai posti disponibili), il 45% dei quali in attesa di giudizio. ''Ogni giorno l'Italia subisce una condanna della Corte Europea dei diritti dell'uomo per problemi legati alla eccessiva durata dei processi'', ha rilevato D'Elia, che ha sottolineato come in alcuni casi, in attesa del giudizio del terzo grado, il detenuto resta in carcere anche 9 anni.

Al di la' del merito delle proposte, i Radicali sottolineano come questa iniziativa ''consente ai piu' deboli, ai piu' dimenticati, agli outsider della societa', di avere una chance di partecipazione alla vita democratica del paese'', come ha detto Capezzone. ''Partecipando alla raccolta di firme i detenuti italiani salveranno loro stessi dalla morte civile e politica'', ha detto Coscioni. ''Una iniziativa che consentira' di rendere la detenzione meno impermeabile ai valori della societa' civile e alle istanze che giungono dall'esterno del carcere'', ha osservato Di Rienzo.

Il termine per la raccolta delle firme scade tra due mesi, e i Radicali contano di raccogliere in questi 60 giorni 40 mila firme, oltre a quelle gia' autenticate per mandare in Parlamento le loro 25 pdl di iniziativa popolare che riguardano, tra l'altro, anche l'abolizione dell'obbligatorieta' dell'azione penale, la separazione delle carriere dei magistrati, la riforma del sistema di elezione del Csm.


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