MARCO PANNELLA SULLO SHOW DI ADRIANO CELENTANO
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("NESSUN TERRORISMO E' PIÙ PERICOLOSO E CRIMINALE DEL PARTITO RAISET E ASSOCIATI")
PANNELLA: BRAVISSIMI, AL SOLITO, ADRIANO E GABER. E PIÙ CHE MAI CRIMINALI, MILLE VOLTE PEGGIORI DI QUALSIASI TERRORISTA E TERRORISMO ARTIGIANALE, I CRIMINALI DEL PARTITO RAISET E DELLE MAFIE DI POTERE CORRISPONDENTI. ORA IL CONFRONTO FRA EMMA BONINO, LUCA COSCIONI ED IL POTERE BUROCRATICO CHE ANNULLA QUELLO DEMOCRATICO DEI SUPREMI COLLI ROMANI, GIUNGE CON IMMENSA ELOQUENZA AD UN'ORA DI DRAMMATICO E VITALE CONFRONTO.
"Ho potuto solo per brevi tratti seguire "l'evento". L'impressione è che si sia trattato di un grande e serio spettacolo e che Adriano e Gaber abbiano confermato in pieno il loro valore. Ciò detto, l'avere progettato, confermato, vigilato e lanciato l'andata in onda ieri 26 Aprile, e non ad esempio il 14 Maggio, questo programma fortissimamente, direi violentemente politico ed elettorale, dimostra che il Partito Rai costituisce ben più dei terrorismi (di parastato o di Stato) un pericolo mortale per il diritto, i diritti, la democrazia e la libertà di questo paese. Si tratta della più pericolosa associazione per delinquere che, in connessione di volta in volta con questa o quest'altra mafia partitocratica, sempre più vanifica la Costituzione repubblicana e piega le massime istituzioni di garanzia ai suoi disegni ed al suo potere.
Se malgrado la violenza continua (in pochi secondi si è precipitata sulla massa delle elettrici e degli elettori italiani una valanga contraria all'eutanasia, ai diritti dei malati ed alla scienza che ha travolto i pochi, rari e equivoci episodi mediatici nei quali il partito dei diritti umani e civili in Italia aveva potuto parlare) il 13 Maggio le Liste Bonino e i radicali malgrado la convergenza, profonda, viscerale dello schieramento berlusconiano e di quello rutelliano per annientarci, se dunque il 13 Maggio sancirà il nostro rientro nel Parlamento italiano, la prima battaglia sarà immediatamente quella per la restaurazione della legalità costituzionale, democratica repubblicana per portare alla luce le criminali responsabilità del golpismo partitocratico dalla metà degli anni settanta ad oggi.
Sì, il 13 maggio è in causa letteralmente la vita di migliaia e migliaia di Antonio Russo, di milioni e milioni di persone per le quali, come per Enzo Tortora, la dignità della vita e la vita sono necessariamente una cosa sola".
Roma, 27 aprile 2001
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