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REFERENDUM BEACH: RAI E MEDIASET UNITE NEL FURTO DI INFORMAZIONE AI DANNI DEI CITTADINI

19 agosto 1999

LA MAGISTRATURA ROMANA E' IN "VACANZA" DA TRENT'ANNI. AUTHORITY DA IERI IN POSSESSO DI TUTTI GLI ELEMENTI PER CONDURRE IN PORTO IL PROCEDIMENTO AVVIATO CONTRO LA RAI: AVRA' IL CORAGGIO DI FARLO?

Roma, 14 agosto 1999

Ieri, 13 agosto, scadeva il termine entro cui la Rai era tenuta a fornire le proprie osservazioni e controdeduzioni nell'ambito del procedimento recentemente avviato nei confronti dell'emittente di Viale Mazzini dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Non sappiamo se l'abbia fatto; quel che è certo è che tra ieri e oggi la Rai -al solito, imitata, e spesso addirittura scavalcata, dalla sua gemella Mediaset- ha offerto all'Authority, e per altro verso alla Magistratura, ulteriori ragioni di indagine e di intervento.

Veniamo ai fatti. Mentre la maggior parte dei leader di partito sono tuttora dislocati sui loro yacht o nelle loro ville, in questo momento, in Italia, è in corso di svolgimento una sola iniziativa politica, la campagna per i venti referendum radicali che ha visto, tra ieri ed oggi, Emma Bonino e Marco Pannella impegnati a raccogliere firme sulle spiagge di Ostia e di Rimini: un'iniziativa, insomma, che poteva offrire l'occasione di illustrare ed approfondire i temi che sono oggetto dei quesiti referendari e del più generale dibattito politico del paese (e sui quali l'informazione continua invece ad essere del tutto tabù per il monopolio imperfetto del gruppo Raiset), e che, per altro verso, poteva costituire il "pretesto" quanto meno per un pezzo di cronaca.
Bene, a fronte di tutto questo, nelle edizioni principali di ieri e di oggi del TG1, del TG2, del T3, del TG4, del TG5 e di Studio Aperto, non una parola è stata dedicata all'iniziativa: si contano solo una citazione di 10 secondi di un redattore del TG4 alle 13.30 di oggi, e il vero e proprio sfregio rappresentato dalla battuta di apertura di un servizio dedicato dal TG3 di ieri sera alle preferenze sessuali delle donne italiane: "Mentre Berlusconi e Pannella si contendono gli elettori, sotto l'ombrellone le donne pensano ad altro ".

Che dire? Per ciò che riguarda Mediaset, è ormai scontato ribadire come essa rappresenti poco più o poco meno di una triste fotocopia della peggiore Rai; per ciò che riguarda invece il cosiddetto servizio pubblico, non potendo confidare oltre nella Procura della Repubblica di Roma, le cui "vacanze" non si limitano al mese di agosto di quest'anno, ma coinvolgono i dodici mesi degli ultimi trenta, attendiamo i prossimi passi dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che dovrebbe essere da ieri pienamente in condizione di condurre in porto il procedimento già avviato nei confronti della Rai. Vedremo se avrà il coraggio di farlo.



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