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DELLA VEDOVA: «ECCO LE 'LIBERTÁ' CHE IL SINDACATO DIFENDE»

29 luglio 1999

Roma, 29 luglio 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Deputato europeo della Lista Bonino:

"Sergio Cofferati e gli altri leader sindacali tornano oggi con le falsità contro i referendum radicali su lavoro e welfare.
Sono loro i primi a sapere, infatti, che i nostri referendum non ledono ma cercano di affermare la libertà delle persone più deboli nella nostra società.
Ciò che il sindacato difende oggi è la "libertà" dei giovani del sud di essere disoccupati, perché i contratti con cui milioni di concittadini europei della Spagna o dei Paesi Bassi sono nei fatti vietati se non come eccezioni;
la "libertà" di milioni di italiani di restare "poveri", come ci dice l'Istat;
la "libertà" di milioni di donne di non partecipare alla forza lavoro o di restare disoccupate in percentuali triple a quelle dei paesi più avanzati;
la "libertà" di milioni di italiani che non possono permettersi la clinica svizzera di subire senza fiatare la malasanità;
la "libertà" dei lavoratori dipendenti di non conoscere, grazie al sostituto di imposta, l'effettivo importo dello stipendio e delle tasse;
la "libertà" dei pensionati al minimo di vivere ad un livello di sussistenza perché l'Inps paga e pagherà milioni di laute pensioni ai cinquantenni. Queste sono le libertà dei deboli che il sindacato difende!

Centinaia di migliaia di italiani che firmano i referendum, sanno invece che le nostre proposte preparano un'Italia più libera, competitiva, in grado di produrre ricchezza ed occupazione. Un'Italia della libertà e della responsabilità, prima di tutto di ogni individuo.
Cofferati fa il suo mestiere: difende l'interesse dei milioni di pensionati e lavoratori anziani iscritti al sindacato. Le nostre proposte di riforma puntano a garantire una possibilità anche agli esclusi dalla cittadelle delle garanzie, sempre meno popolata ma sempre più fortificata grazie al perfezionamento dei meccanismi corporativi della concertazione.
Staremo a vedere se Confindustria, che fino ad oggi non si è schierata - per mancanza di coraggio o per tornaconto - in favore delle riforme liberiste, ascolterà il richiamo della foresta di Cofferati affinché i poteri forti della concertazione facciano barriera comune ai referendum. Non si preoccupino dei poteri forti i sindacati, fino ad ora li hanno tutti con loro, a partire dai Fossa e dai Tronchetti Provera: noi stiamo con i cittadini che firmano i referendum".



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