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LA MAGGIORANZA DISERTA LA RIUNIONE DI VIGILANZA. PANNELLA: «SITUAZIONE INDEGNA DI UN PAESE CIVILE»

28 luglio 1999

Roma, 26 luglio 1999

Al termine della riunione odierna della commissione di Vigilanza Rai, convocvata per audire i promotori dei referendum, Emma Bonino e Marco Pannella ed il direttore generale della Rai Celli, sulla questione dell'informazione sulla raccolta firme sui referendum, in una nota congiunta, i capigruppo Falomi (Ds),Lombardi (Ppi), Bergonzi (Pdci) e Semenzato (Verdi) hanno annunciato che la maggioranza non prendera' parte alla riunione in programma domani, che avrebbe dovuto adottare una deliberazione sull'argomento.
In contemporanea alla riunione per domani, invece i compèonenti della maggioranza in commissione terranno una conferenza stampa.

Marco Pannella ha così commentato questa decisione:
"Dinanzi al comportamento della maggioranza della Commissione Parlamentare di Vigilanza, dinanzi al persistere del comportamento istigatore della magistratura italiana in tema di legalità della informazione del servizio pubblico, dinanzi al fatto che, ai dati che abbiamo loro fornito, i parlamentari reagiscono, per la ennesima volta facendo finta di ignorarli perché prosegua una delle più ignobili realtà del regime partitocratico, non resta che tradurre in tutte le lingue europee la documentazione che abbiamo posto a loro conoscenza e farla conoscere perché ci si renda conto di quanto la peste fascista, clericale e comunista, continui dall'Italia a proporre situazioni indegne di un paese civile.
D'altra parte la Commissione Parlamentare di Vigilanza, della quale per lustri interi ho fatto personalmente parte, è stata ed è storicamente addetta alla vigilanza paritocratica contro il rispetto delle leggi e della democrazia. E' stata attivamente, storicamente, strumento di un furto pluriaggravato di verità e di legalità.
Facciano le loro conferenze stampa ma il loro posto è lo stesso che la storia ha riservato a coloro che hanno abitato i più indegni luoghi della dittatura fascista in Italia".



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