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DELLA VEDOVA A COFFERATI «NOI DIFENDIAMO LA LIBERTA' ECONOMICA»

25 luglio 1999

Roma, 24 luglio 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:Respingiamo le accuse di Sergio Cofferati sui nostri referendum che sarebbero, secondo il leader della Cgil, "un attacco grave alla libertà delle persone più deboli". Le cose stanno esattamente al contrario: noi vogliamo affermare, restituire la libertà economica a tutti i cittadini, lavoratori, imprenditori e disoccupati. Le leggi che noi vogliamo abolire e che Cofferati difende sono leggi paternalistiche, dirigiste, burocratiche e anacronistiche. Sono leggi che favoriscono ormai solo categorie residue di lavoratori dal posto fisso nelle grandi imprese e nella pubblica amministrazione - che ancora godono di straordinarie garanzie - e penalizzano i giovani lavoratori e i disoccupati. Soprattutto penalizzano la competitività delle imprese italiane nel confronto internazionale contribuendo alle delocalizzazioni produttive ed al rischio di desertificazione economica del paese, dove, come dimostrano i dati Eurostat, gli investitori industriali stranieri non rischiano più un quattrino.

Liberalizzare i contratti a tempo determinato, a part-time o a domicilio significa forse diminuire la forza monopolistica del sindacato nella contrattazione collettiva, ma significa anche aprire nuove prospettive di lavoro regolare anziché in nero a milioni di giovani e disoccupati. L'esempio di paesi come la Gran Bretagna, la Spagna o l'Olanda lo dimostra. Anche questi sono paesi in cui si calpestano la libertà delle persone?

Quanto ai licenziamenti, Cofferati sa bene che la difesa ideologica della illicenziabilità all'italiana, potrà forse salvare illusoriamente il posto a qualche decina di migliaia di lavoratori, ma impedisce la creazione di centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.



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