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INACCETTABILE L'AGGRESSIONE AL RIFLESSO DI DIGNITA' DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA

25 luglio 1999

Emma Bonino: «Francesco Storace ha proposto semplicemente una riparazione, sia pur minima e contingente alla censura sui temi delle nostre iniziative»

Roma, 23 luglio 1999

Dopo il preannucio del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Francesco Storace di messa in discussione - nell'organismo parlamentare di controllo e di indirizzo sulla concessionaria pubblica radiotelevisiva - di una proposta di deliberazione che ponga un rimedio alla documentata esclusione dall'informazione dei temi oggetto delle iniziative referendarie, fortissime si sono scatenate le polemiche.

Dopo le numerose dichiarazioni odierne di forte e veemente critica all'iniziativa di Storace, è la stessa Emma Bonino a puntualizzare sull'argomento:
«"La Proposta che il Presidente Storace fa alla Commissione di Vigilanza certamente costituirebbe una riparazione, sia pur minima e contingente, dei danni sistematicamente inferti alla democrazia italiana e ai diritti dei cittadini, da parte del cosiddetto servizio pubblico radiotelevisivo.
Non ci stupisce che dinanzi al riflesso di dignità che il presidente Storace deve avere avuto - dopo anni di inutili richiami e indirizzi della Commissione - chi da decenni vigila a che la Rai Tv sia organo della partitocrazia, susciti ora questa tempesta d'estate nel bicchier d'acqua della difesa della legalità nel nostro paese.»

Anche i deputati europei della Lista Bonino Marco Cappato e Benedetto Della Vedova intervengono a difesa dell'iniziativa di Storace:
«L'unica cosa inaccettabile nella vicenda relativa alla informazione sui temi referendari, è l'aggressione della maggioranza nei confronti del Presidente della vigilanza Rai Francesco Storace, al quale non si perdona evidentemente l'aver ascoltato le ragioni e aver preso atto della documentazione puntualmente fornita dai radicali.
Ciò che Storace ha preannunciato di voler proporre alla commissione di Vigilanza è semplicemente la riparazione alla censura sistematica dei temi e della iniziativa referendaria stessa, appena attenuatasi negli ultimi giorni dopo lo straordinario risultato elettorale del 13 giugno.
La raccolta delle firme su referendum che investono le questioni di maggiore attualità politica, assume, un rilievo specifico quando il soggetto che le propone rappresenta milioni di cittadini.
La verità è che comunisti e democristiani vogliono continuare, come sempre, ad usare la rai come "cosa loro" anziché come servizio pubblico di informazione ai cittadini all'insegna del "conoscere per deliberare".
Da parte nostra abbiamo oggi sottolineato al Presidente della Repubblica Ciampi l'apprezzamento per le iniziative assunte dal Presidente della Vigilanza."



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