Emma Bonino: sono incredula, il ministro deve aver avuto un colpo di caldo
|
Emma Bonino: sono incredula, il ministro deve aver avuto un colpo di caldo "Difendiamo i diritti civili sta tornando il proibizionismo"
• da La Repubblica del 11 agosto 2004, pag. 9
"Sì, la so l´ultima di Sirchia. Pensano di applicare il ticket alle immigrate che abortiscono... Che devo dire? Un colpo di caldo capita a tutti". Emma Bonino parla al telefono da Il Cairo. Non è nemmeno indignata, "direi piuttosto incredula". "Sirchia può pensare anche che l´aborto sia un omicidio, ma c´è una bella differenza tra la libertà di opinione e una dichiarazione fatta dalla poltrona di ministro. Mi sembra chiaro che vuol cambiare la legge". "Giorno dopo giorno - registra amara la Bonino - vedo avanzare il proibizionismo. Agli amici di destra e sinistra dico: ragazzi, spariamo un colpo in aria prima che sia troppo tardi".
Sirchia giura che c´è stato un polverone, che lui vuol solo riflettere sulla applicazione della 194. "Alla sua età dovrebbe avere già avuto tutto il tempo per riflettere".
L´attacco alla legge sull´aborto è ormai un evento ciclico. Quante volte, negli ultimi decenni, ha dovuto replicare? "Non le conto nemmeno. Intendiamoci: io ammetto il pensiero diverso. La legalizzazione dei fenomeni sociali, la separazione fra Stato e Chiesa, servono proprio a questo. Controlli l´aborto ma nessuno ti obbliga a farlo, ognuno nella vita sceglie quel che ritiene più opportuno. Se c´è una cosa che mi irrita profondamente in questa polemica è che, al solito, si fa passare le italiane come svitate o leggere, sembra che una scelta così delicata e difficile venga vissuta come una passeggiata. Ci fanno i complimenti, lodano i progressi fatti dalle donne. Poi, però, alla fine vogliono controllarci".
Da una parte date del talebano a Sirchia e dall´altra, è il caso di Pannella, sareste pronti ad entrare in questo esecutivo. Non c´è contraddizione? "No, io non pretendo che la coalizione con la quale dialogo sia radicale. Io faccio dei contratti di governo su temi precisi. Con il centrodestra si può parlare di giustizia, di politica estera. Ma sui diritti civili noi saremo sempre oppositori di tutti i talebani, di destra e di sinistra".
Torniamo a Sirchia. Il ministro è preoccupato. Dice che gli aborti sono diminuiti, ma non fra le immigrate che usano l´interruzione di gravidanza come fosse un contraccettivo. "Se ha queste preoccupazioni, non capisco allora perché non autorizza, anche senza ricetta, la pillola del giorno dopo. Ho qui i risultati di una ricerca sull´andamento degli aborti che verrà resa pubblica a settembre. E´ chiaro che tra le immigrate il fenomeno è più diffuso. Le ragioni sono culturali, affondano nei loro Paesi d´origine. Ma, dati alla mano, una volta arrivate nel nostro Paese, queste donne si avvicinano alla cultura della pianificazione familiare e cambiano approccio. Il tasso di aborto delle donne rumene in Italia è minore di quello delle donne rumene in Romania".
Secondo lei Sirchia dovrebbe dimettersi? "Non mi sembra francamente il punto. Ho letto dichiarazioni di fuoco, ma preferirei contributi più fattivi. Vorrei che Fassino e Pecoraro Scanio si dessero da fare per non perdere l´occasione del referendum. La legge sulla procreazione assistita è figlia dello stesso atteggiamento usato nei confronti dell´aborto, è la trasposizione legislativa di un approccio clericale. Questo Paese diventa ogni giorno più inquietante. Raccogliamo le firme, apriamo un dibattito nella società . Se non si va all´attacco sui nuovi diritti civili, si rischia di arretrare, di vedersi spogliare anche del patrimonio già acquisito. Giorno dopo giorno vedo avanzare il proibizionismo. E´ dal 2001 che vado dicendo che bisogna sparare un colpo in aria. Questo è un Paese dove il divorzio breve non è passato, le pillole del giorno dopo provocano l´obiezione di coscienza dei farmacisti, la Ru486 non viene commercializzata mentre le altre cittadine europee usano l´aborto farmacologico...".
Appunto: si immagina Pannella ministro di questo governo, seduto accanto a Sirchia? "Insisto: noi facciamo contratti di governo, non sposiamo nessuna coalizione in toto. Adesso bisogna far esplodere il tema dei nuovi diritti civili. Se la sinistra si desse da fare..."
|
|
|
|