Mobilitazione e firme con i Radicali. Procreazione da medioevo
Mobilitazione a favore delle libertà di ricerca scientifica, impegno e raccolta di adesioni per il referendum contro la legge sulla procreazione assistita, presentazione di un comitato regionale congiunto per la raccolta di firme anche sui quesiti parziali. Questi i temi principali della conferenza stampa che i radicali italiani, affiancati dalla scienziata Margherita Hack, dall’associazione Luca Coscioni e al comitato di contrasto sulla Pma, hanno tenuto ieri al caffè Tommaseo.
"Oltre al referendum abrogativo sulla fecondazione assistita – ha spiegato per i radicali Christina Sponza – è tempo di mobilitarsi anche sui quesiti parizali. Questi riguardano le normative che comportano rischi per la salute della donna, che impediscono la ricerca scientifica sperimentale sulle cellule staminali embrionali, che vietano la fecondazione eterologa, che affermano i diritti del concepito minando la stessa saluta femminile. È importanto ricordare che non c’è tanto tempo per la raccolta di quelle firme che dovrebbero consentire di arrivare al referendum abrogativo. Ne mancano tante – ha sottolineato la Sponza – ed è possibile sottoscriverle presso tutti i comuni della regione e, nel capoluogo, pure nel nostro banchetto di piazza della Borsa o di via delle Torri, allestiti di solito al mattino". Va ricordato a chi ha già firmato prima di luglio che il consenso all’inziativa dei radicali dovrà essere rinnovato.
"Una legge liberticida e antiscientifica che riporta la società italiana ai tempi di Galileo": così l' astrofisica Margherita Hack, che ha partecipato ieri all’incontro, ha definito la legge sulla procreazione assistita A tale proposito, la Hack ha aderito pure alla sessione costituitva del primo congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, che si terrà Roma i prossimi 9 e 10 ottobre, sessione coordinata dall’associazione Luca Casioni. Nell’incontro con i media la Sponza ha presentato pure quella lettera di invito al congresso che verrà indirizzata ai premi Nobel del pianeta, in vista di una loro partecipazione all’importante evento. Un convegno dove si discuterà innanzitutto su quella proposta che verrà affidata all’assemblea generale delle Nazioni unite per la quale si chiede di mettere al bando a livello internazionale la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali.