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Se gli embrioni sono orfani si possono scongelare
Paradossi. Pannella prende in castagna un decreto di Sirchia e l'accusa di conflitto di interessi.

• da Il Riformista del 7 settembre 2004, pag. 3

Esistono embrioni impiantabili ed embrioni orfani. Per questi ultimi il ministero della Sanità ha autorizzato procedure anomale di "ricerche sulle tecniche di crioconservazione". Anomale perché la stessa legge sulla fecondazione assistita (la 40 del 2004 che adesso un referendum vorrebbe abrogare in tutto o in parte) esclude che possano essere discriminati, neanche in caso di malattia genetica, e quindi che possano essere oggetto di ogni sperimentazione scientifica. Adesso il decreto legge emanato da Sirchia lo scorso 26 agosto (ma risalente a 22 giorni prima) sembra invece accettare una distinzione che nella legge non è esplicitamente prevista e che sembra profilare il classico caso di conflitto di interessi per il ministro in questione, dato che l'ospedale cui il decreto assegna tanto per cominciare 400 mila euro per queste operazioni di ricerca è il Maggiore di Milano, cioè quello che negli ultimi 30 anni ha legato il proprio nome a quello di Sirchia. A rivelare il sospetto è stato domenica sera Marco Pannella, nella consueta conversazione settimanale via etere con il direttore di Radio radicale Massimo Bordin. Pannella ha anche chiesto al ministro della salute Girolamo Sirchia di dimettersi. E questo non solo per l'evidente conflitto di interessi ("Anche i cattolici, quando c'è di mezzo la roba", ironizza Pannella, "cioè i soldi, sono uguali agli altri in questo paese") ma anche per un ancora più imbarazzante conflitto di principi. Sembra infatti che nel caso in ispecie possa parlarsi di "due embrioni e due misure". Ecco comunque la sintesi del Pannella pensiero in proposito, così come riportata dal sito di Radio radicale: "Gli articoli decisivi del Decreto sono il 5 e il 6. Il 5 assegna in convenzione al centro trasfusionale e di immunologia dei trapianti dell'Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico "Ospedale Maggiore" di Milano il compito di effettuare studi e ricerche sulle tecniche di conservazione dei gameti e degli embrioni orfani. L'articolo 6 stanzia a questo scopo, solo per il primo anno, 400mila euro".

Poi le circostanze aggravanti in otto punti: "1- Il centro in questione sorge - di fatto - quando Sirchia si occupava di trapianti, essendone primario e comunque guida per circa 28 anni; 2 - il centro ha tuttora tra le figure piu rilevanti Paolo Rebulla, già braccio destro di Sirchia; 3 - il centro (specializzato in trapianti) non ha - secondo alcuni esperti - particolari esperienze nella crioconservazione di embrioni; 4 - per fare ricerche sulle tecniche di conservazione degli embrioni, bisognerà scongelare questi embrioni (che ricerche si possono fare se gli embrioni sono chiusi in un contenitore che li conserva a 2000 sotto zero?). Ma questo è contrario alle legge sulla fecondazione, quindi Sirchia - in sostanza - finanzia una struttura con la quale ha avuto legami intensissimi, per svolgere un'attività ai limiti (e forse anche oltre i limiti) fissati dalla sua stessa legge; 5 - quattrocentomila euro sono una cifra enorme; infatti, il costo essenziale da sostenere per la conservazione degli embrioni è quello dell'azoto liquido, che costa appena mezzo euro al litro. A cosa servono, dunque, i 400mila euro? 6 - peraltro, questi soldi sono tratti dal fondo per gli aiuti alle coppie; 7 ancora: il decreto riguarda gli embrioni cosiddetti "orfani", bene, la procedura prevista dalla legge per qualificare un embrione come "orfano" è lunga e complessa, richiede tempi lunghi, e invece lo stanziamento dei 400mila euro per questo primo anno scatta subito; 8 - da ultimo, anche assumendo per un istante il punto di vista "sirchiano" e "cattolico", perché mai sarebbe vietato far ricerche su tutti gli altri embrioni, e invece sarebbe possibile farlo su quelli "orfani"? Applicando il loro criterio (l'embrione è una persona) , questo vorrebbe dire che un orfano è meno persona? Pannella al limite, nella giusta foga di denunciare "di che lacrime grondi e di che sangue" l'etica sugli embrioni di questa maggioranza, dimentica forse il punto più importante: perché mai dovrebbe essere consentita la ricerca sugli embrioni al solo scopo di conservarli più a lungo e magari distruggendone un bel po' prima che si arrivi al risultato, se mai ci si arriverà, e non invece anche quella per trarre da loro le famose cellule staminali che potrebbero curare tante malattie per ora inguaribili? Inutile dire che il pensiero va subito alla sclerosi laterale amiotrofica che da anni affligge l'uomo simbolo di tutta questa lotta, e cioè quel Luca Coscioni, già presidente dei Radicali italiani, che dà il suo nome all'associazione in prima fila nella raccolta di firme per il referendum.



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