Opinioni di vaga ispirazione radicale
• da Il Riformista del 27 settembre 2004, pag. 4
 Finalmente un bel film, non banale e non scontato. Un film sull'amore, sull'amore autentico e contrastato, sull'amore che ti spinge alla conoscenza e alla comprensione dell'altro evitando ogni pregiudizio. Un film sull'amore e sulla morte e sull'amore che ti accompagna nelle scelte determinanti e finali della vita. In concorso alla rassegna del Cinema di Venezia in corso in questi giorni c'è, infatti,un film (produzione franco-italo-spagnola), clandestinizzato dalla critica ufficiale, che conduce lo spettatore, senza fare alcuno sconto emotivo, alla questione dell'eutanasia. Mare Dentro (http://www.maredentro. it/) - in spagnolo suona come un delicato moto a luogo "Mar Adentro” - ambientato nella cattolicissima Spagna è un film, non solo sull'amore, ma soprattutto sulla battaglia giuridica, familiare, sentimentale e nonviolenta di un tetraplegico allettato e di un’ associazione che lo assiste per il riconoscimento del diritto ad una morte dignitosa. La costante tensione all'emersione del proprio privato per farne questione pubblica e il serio ma difficile tentativo di non percorrere le scorciatoie della clandestinità ne fanno una pellicola che potrebbe essere stata sceneggiata da Marco Pannella o Emma Bonino. Da non perdere visto che in qualche sala, senza alcun clamore, è già uscito.
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