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Caro Abdallah, la gente non è inerte
Bonino polemizza.

• da Corriere della Sera Magazine del 14 ottobre 2004, pag. 44

 Re Abdallah di Giordania ha detto nell'intervista al Corriere  alla vigilia della sua visita  in Italia: “Occorre che la maggioranza silenziosa musulmana  alzi la voce contro il terrorismo”. L’europarlamentare radicale  Emma Bonino, attenta osservatrice  del mondo musulmano, è d'accordo sulla proposta  ma è critica sulla perenne situazione  in stand-by del mondo musulmano  democratico. "Se ci riferiamo  ai cosiddetti attori non governativi, può essere che le cose stiano così, anche perchè la società civile in territori come quello iracheno è ancora molto fragile". Ma qualcosa comincia a muoversi. "Certo. Basti pensare alle tante donne che a Nassiriya hanno creato gruppi di ascolto grazie a Internet, o agli asili e alle  scuole in generale aperte negli ultimi mesi". Una grossa spinta  alla ricostruzione democratica che vede le donne sempre più protagoniste. «Non è un caso che, nel vicino Afghanistan, il rivale di Karzai alle elezioni presidenziali sia stata proprio una donna, Massuda JalaI. Così come  per le prossime elezioni locali in Arabia Saudita si sono candidate  per la prima volta tre donne". La maggioranza silenziosa non è sempre in difesa. Quindi? "E’ un mondo che si muove piano, ma con piccoli passi importanti  che varrebbe la pena analizzare" . Cominciamo. "Entro dicembre  è in programma a Sana'a. capitale dello Yemen, la prima  conferenza sulla democrazia nel mondo arabo, in cui si parlerà , tra l'altro, dei diritti civili delle donne irachene". D'accordo, ma i terroristi? "Queste bande  criminali sono i colpi di coda di perdenti che non si danno per vinti. Ma è chiaro che oggi l'islam  fanatico non è più l'obiettivo  dei governi democratici".



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