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Della Vedova: Sono pronto a impegnarmi in una lista laica. Con la CdL.
Parla l'esponente radicale: "Qualsiasi cosa che si muove in quest'area ha un'importanza vitale per la politica"

• da L'Opinione del 1 dicembre 2004, pag. 1

di Aldo Torchiaro

 Benedetto Della Vedova, esponente  dei Radicali Italiani, ha seguito con "grande interesse e simpatia", come egli stesso dice, "l'iniziativa sviluppata  da Arturo Diaconale e Davide Giacalone per dare al mondo laico un'occasione in più di crescita e di confronto". A L'opinione riferisce di come ritiene non più procrastinabile un impegno elettorale dei Radicali Italiani al fianco di una coalizione di centrodestra, nella quale avrebbe il compito di rafforzare l'anima liberale.

 

 Ha seguito con attenzione il nostro ciclo di incontri sulla Casa Laica. Che bilancio ne trae?

E' persino inutile dire che qualsiasi cosa che si muove in un'area laica e liberale ha una importanza vitale per la politica. Ma la questione vera è quale sbocco si vuole dare a questa ritrovata vitalità.

 

Quale, a suo avviso?

Io credo che oggi, a una manciata di mesi dalle prossime elezioni regionali  e a non molto dalle prossime elezioni  politiche, dove è presumibile che si voterà con l'attuale legge elettorale. la scelta debba essere fatta in  questi termini: o si cerca di ricavarci una posizione elettorale relativa, con una formazione autonoma, o si cerca di partecipare ad un cartello tra i due principali che esistono. Io ho una indicazione precisa e inequivocabile da dare: stare con chi rappresenta la cultura liberale in questo paese.

 

 Il ruolo dei Radicali quale può essere?

 Io credo che i Radicali Italiani sarebbero  il pivot di questa iniziativa. Continuo  a pensare che il rapporto nella prospettiva nelle prossime elezioni politiche debba essere soprattutto con Forza Italia e conseguentemente con la Casa delle Libertà.

 

 Con quale contributo?

Bisogna porre a Forza Italia e alla CdL la questione liberale, in termini di contenuti, di idee, di classe dirigente. Bisogna dare una scossa a questa  coalizione. (Che è quello che penso i Radicali Italiani possano e debbano dare come contributo alla coalizione.

 

E come guarda agli alleati del mondo laico, i repubblicani e il Nuovo Psi?

 Repubblicani e Nuovo Psi mi sembra abbiano una collocazione chiara, leale con il centrodestra anche in vista delle regionali. Oggi pragmaticamente  la prospettiva che io vedo è quella, dopodiché sono disposto tra sei mesi a cambiare opinione e a fare una riflessione diversa.

 

Quando si decideranno a sporcarsi  le mani i radicali italiani?  

Sia il segretario che Pannella hanno ribadito al congresso, con indubbie buone ragioni, l'equidistanza tra i due schieramenti. Io credo che ci siano ottime ragioni per supportare questo ragionamento. Ma la mia posizione, che rimane minoritaria, sta ad  indicare a tutto il partito che il momento delle scelte è arrivato. Se i Radicali Italiani non entreranno nel nuovo parlamento e resteranno fuori dalla vita politica parlamentare fino al 2011, è evidente che rischiano la scomparsa.

 

Lei sarebbe disponibile a candidarsi  in prima persona?

 Io mi auguro che i radicali italiani facciano una scelta di impegno in un cartello elettorale. Se questa scelta ci fosse, on un'area liberale inserita in un contesto di centrodestra, si, io sarei disponibile.

 

 



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