I radicali: giusta la libertĂ di culto, solo così si favorisce l’integrazione
«Laicamente pertinente e con un tempismo clamoroso giunge il regolamento comunale che prevede la costruzione del cimitero islamico. In un contesto in cui facilmente ci si lascia trasportare dall’ondata di neo-religiositĂ pretestuosa, quella delle motivazioni esclusivamente politiche, l’amministrazione comunale risponde con il rispetto di altre confessioni religiose e che respinge l’idea di una cristianitĂ come tratto identitario». I radicali applaudono al cimitero islamico di Paderno che sarĂ realizzato il prossimo anno. Gianfranco Leonarduzzi si associa ai piani del Comune e parla di una «Udine che cerca le sue radici nell’impero romano, nel bacino del Mediterraneo, in opposizione a chi diffonde la tirannia dei valori come qualcuno voleva fare domenica a Milano – spiega –. Non poteva esserci risposta migliore quella di una amministrazione che sa invece affrontare la grande sfida culturale che abbiamo di fronte: l’unica forma che permette di costruire l’identitĂ (semmai fosse necessario parlare di identitĂ ) in modo significativo e complesso può essere solo attraverso il rapporto con l’identitĂ altrui, questo è il bello e il difficile della democrazia».
La giunta intanto ha fatto slittare il voto sul nuovo regolamento, presentato dall’assessore all’ecologia, Lorenzo Croattini. Oltre a introdurre la concorrenza dei privati nei funerali cittadini, su cui finora vigeva il monopolio di palazzo D’Aronco, il nuovo testo ammoderna i servizi di onoranze funebri.
Nel regolamento sui servizi cimiteriali troveranno posto anche altre novità , su cui gli uffici di via Stringher sono al lavoro da settimane. Il nuovo testo tenderà a uniformare la permanenza delle urne e delle tumulazioni nei campi a rotazione, che oggi prevedono 50 anni per chi è sepolto nei colombari e 40 per le aree riservate. Mentre nei campi comuni la permanenza è di dieci anni.