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Vado a destra. Per la sinistra siamo peggio dei fascisti
Ma l'accordo elettorale ha già qualche ostacolo, le posizioni su droga, fecondazione, anticlericalismo.

• da L'Unità del 11 gennaio 2005, pag. 4

di Simone Collini

 

Onorevole Pannella, i Radicali hanno deciso di lavorare a un'intesa  politica elettorale per le regionali e le politiche deI 2006 con la Cdl o, in alternativa, con l'Alleanza. Perché ?

Con le prossime elezioni viene a scadenza  una enorme situazione di criminalità  istituzionale. Se non vogliamo precipitare  definitivamente e in modo irreparabile in una nuova situazione antidemocratica e violenta, dobbiamo cogliere questa occasione. Oggi, nel nostro paese, l'esercizio di diritti democratici e negato nella pratica ai cittadini, ma è solo concesso come privilegio  all'interno della cittadinanza partitocratica  dei due poli. Allora, dinanzi alla posta in gioco, accettiamo di concorrere a esercitare  un privilegio e cercare di restaurare per tutti non i privilegi, ma i diritti e le libertà.

 

 Parla di una situazione che l'opposizione  imputa alla maggioranza. ma  i Radicali hanno scelto proprio il centrodestra come interlocutore prioritario.

Il centrodestra è responsabile solo in parte di questa situazione. Noi da anni sosteniamo che tutt'al più Berlusconi è stato  un buon allievo di chi lo ha preceduto. Poi a volte gli allievi superano i maestri.

 

Lei in passato ha più volte parlato della Cdl come della "Casa della libertà vigilata".

 E’ vero, l’ho fatto. E continuo a farlo.

 

E cosa ha convinto oggi i Radicali dell'opportunità di cercare un'intesa  preliminarmente con la Cdl, piuttosto  che con il centrosinistra?

 Da almeno sei mesi sono arrivate delle  prese di posizione pubbliche da una pletora di esponenti della maggioranza, a cominciare  dalla massima autorità istituzionale di Forza Italia a parte Berlusconi, il coordinatore nazionale Bondi. Ha parlato di alleanza tra Cdl e Partito radicale anche  un ministro di An come Gasparri. Di recente, abbiamo avuto lo stesso presidente  del Consiglio che nella conferenza di fine anno ha detto di auspicare un accordo, e lo propongono Presidenti di Regione, come ad esempio Ghigo.

 

Motivo sufficiente per non tentare prima un accordo con l'opposizione?

Mai nessuno, ma proprio nessuno, in nessuna sede, nel centrosinistra ha soltanto  accennato al problema di una possibile  intesa con i Radicali. E’ un elemento tabu che un mondo post Pci e post Dc ha ereditato.

 

Che vuole dire?

Che per i vertici (ma non per la base) i Radicali continuano ad essere peggio dei trotzkisti, peggio di Giordano Bruno, perchè?

 

A dire il vero, il presidente dello Sdi Boselli questa mattina a Radio Radicale  si è detto "convinto della necessità di aprire un confronto con i  Radicali".

Appunto, questa mattina, E ha parlato di aprire il confronto. Ma quale confronto? Il  problema adesso e quello di volere o  no, con urgenza, un accordo.

 

Come potete andare a un'intesa con un governo che si è mosso contro i referendum sulla legge sulla fecondazione  assistita, da voi promossi?

Per l'eventuale intesa, vedremo. Su di noi, nè il centrosinistra nè loro, nè altri hanno dubbi su quel che faremo. Fino in fondo, come sempre.

 

Il vicepremier Fini ha presentato un progetto di legge sulla droga che voi avete contestato.

E infatti noi faremo un referendum contro quella legge il giorno dopo la sua approvazione.

 

 Però proverete comunque a raggiungere  un'intesa politica.

Una cosa è chiara: possiamo fare o no l'accordo con la maggioranza, ma la Cdl e il centrosinistra sanno bene che noi non molleremo mai su staminali, droga, anticlericalismo, difesa della legalità.


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