Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 02 mag. 2024
  cerca in archivio   RASSEGNA STAMPA
Lo slancio radicale contro la deriva confessionale

• da L'Opinione del 12 gennaio 2005

Inserire un principio di contraddizione in una realtà, come quella attuale, contrassegnata dall’illegalità, dal mancato rispetto delle regole e della carta costituzionale, offrendo, ancora una volta, generosamente alla Casa delle libertà la possibilità di ridare vita, come nel 1994, alla speranza di un credibile disegno di alternativa liberale. E’ questo il senso della proposta suggerita da Marco Pannella e recepita dall’ultimo Comitato nazionale di Radicali Italiani.

Non si tratta di un’apertura, anche perché quello radicale, che quest’anno si appresta a festeggiare il cinquantesimo compleanno, costituisce di fatto un partito che con le sue lotte, tanto necessarie quanto scomode e anticipatrici, la sua storia rigorosa, la sua testardaggine non si è mai ravvolto, chiuso, su se stesso ma, anzi, ha sempre prospettato orizzonti nuovi e inusitati nel composito panorama politico nazionale. Semmai rappresenta un’occasione che Forza Italia e i suoi alleati non dovrebbero sprecare per tornare a candidarsi come lo schieramento di un cambiamento reiteratamente richiesto dall’elettorato e, purtroppo, puntualmente eluso e sfiancato dai fatti.

E’ sotto gli occhi di tutti la deriva confessionale e retrograda verso cui il Polo da tempo sta rovinosamente precipitando. Un’alleanza dettata non da interessi spartitori ma vincolata a pochi e precisi punti programmatici porterebbe indubbiamente ossigeno rigenerante, linfa vitale, ad una coalizione che, fino a questo momento, ha brillato da un lato per pressappochismo e dall’altro per atteggiamenti illiberali e proibizionistici (basti pensare alla normativa sulla procreazione medicalmente assistita o al disegno di legge sulla droga).

I radicali chiedono ad alta voce che si interrompa la violazione del principio di legalità che, come una metastasi, si sta sistematicamente diffondendo nel nostro Paese mettendo seriamente a repentaglio i diritti civili dei cittadini e lo stesso ordinamento democratico. Violazione che ha i suoi aspetti più eclatanti nel modo con cui viene esercitata (e negata) l’informazione e nella disciplina elettorale regionale.

Pannella lo ha detto con chiarezza: occorre arricchire il programma del 1994, concepire la democrazia come strumento essenziale della trasformazione, di quella grande riforma di cui appena un decennio fa si parlava molto e di cui sembra essersi smarrita persino la più labile traccia. Forza Italia e i partiti del Polo hanno adesso uno stimolo in più per avviare al proprio interno un’approfondita riflessione e indirizzarsi con convinzione sul terreno delle riforme e del rinnovamento. Si mostreranno adeguati ad accogliere lo slancio radicale o finiranno per soccombere ai soliti tatticismi di basso profilo?

Francesco Pullia



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail