"Ormai scendono in piazza come i no global,  non c'è rivolta popolare che non goda dell'approvazione dei sacerdoti. A questo siamo giunti in Friuli, contaminato dall'epidemia della Val Susa, a causa di un progetto di costruzione di un elettrodotto finalizzato all' acquisizione di enegia elettrica dall'Austria. E' accaduto nei giorni scorsi  quando il vescovo di Udine, monsignor Brollo si è recato a Tolmezzo per manifestare  e scagliarsi contro  il progetto, contro la regione, contro lo sviluppo economico della zona , contro il progresso industriale. Un linguaggio inconsueto da vero comiziante. Sono passati molti anni dalla Mater et Magistra, eppure per  mons. Brollo pare che il tempo si sia fermato  a quando "bisognava anteporre i valori dello spirito al progresso economico", ovvero quarant'anni fa. In pratica siamo tornati alla chiesa del potere temporale, interventista, autoritaria e giudicante. Naturalmente il vescovo , già  che c'era, non ha mancato di sollecitare i presenti a continuare   la  lotta per l'istituzione di una nuova provincia della Carnia. Un piccolo saggio dell'impegno della diocesi in politica."
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Gianfranco Leonarduzzi    membro del Comitato Radicali Italiani Â