C'è voluta l'efficace penna di Gian Antonio Stella, col pezzo pubblicato quest'oggi sul Corriere, per far luce su uno dei tanti esempi di spartizione di incarichi e consulenze che l'Italia Repubblicana tiene ben nascosti. E' dal novembre scorso che Margherita e Ds del Friuli Venezia Giulia, chiedono lo stop alla pubblicazione del libro bianco riguardante le nomine effettuate dal consiglio e dalla giunta regionale, lottizzazione avviata nel giugno 2003 e proseguita fino allo scorso mese di dicembre. Si tratta di un dossier illuminante che fa luce sulle regalìe che i consiglieri offrono agli amici degli amici e che contribuiscono alla cancrena del malaffare partitocratico. Ma non è tutto, poichè nella recente finanziaria regionale è stato trovato l'accordo bipartisan anche per un bonus ai consiglieri regionali di maggioranza per 100mila euri e 60mila per quelli dell'opposizione, in totale fanno 5milioni di euri! Una cifra da capogiro che viene destinanta dagli interessati per "coltivare" le esigenze del territorio in cui sono stati eletti: dalle corali, alle pro loco e perfino agli scout. Ecco perchè i dati pubblicati recentemente dalla Banca d'Italia, ravvisano un una decisa crescita del debito degli enti locali: dall'inizio del 2005 il debito di comuni, regioni e province viaggia ad un ritmo doppio rispetto a quello segnato dal dato complessivo calcolato su base nazionale. Un suggerimento all'ottimo Stella: salga a rimirar lo scandalo della legge 154 dell''85, quella sull'ineleggibilità dei dipendenti del pubblico impiego, sentirà il cigolìo dei meccanismi che hanno portato alla nomina di uscieri e portaborse poi diventati come d'incanto consiglieri regionali, assessori o presidenti. E' la storia di una regione che contribuisce vergognosamente al fardello che l'Italia non può più sopportare.