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10 rose per Caserta

Caserta, 17 maggio 2006

Non pensavamo, e ne siamo davvero rammaricati, che un mix di assordante silenzio e di borghese indifferenza calasse sulla nostra nota di qualche giorno fa (ndr:Musicò e Giaquinto:due domande ai candidati sindaci, allegato).

 

Avremmo potuto promettere, come tantissimi si affannano a fare in questa competizione amministrativa, più lavoro , meno ICI, meno traffico e , perché no, un sole più caldo e rilassante in estate ed un inverno meno rigido per i cittadini casertani.

 

Abbiamo, invece , deliberatamente , voluto affrontare due problemi, scomodissimi per la campagna elettorale, ma tanto seri quanto devastanti in termini di ordine pubblico , salute e microcriminalità come la prostituzione e le tossicodipendenze, prospettando due soluzioni (narcosalas sul modello spagnolo ed australiano e red light zones sul modello Amsterdam)che hanno prodotto risultati incoraggianti e con le quali occorrerà , prima o poi, confrontarsi , sgombrando il campo da ideologie e faziosità di ogni tipo.

 

Continuiamo a credere che una Caserta più libera, laica ed europea si costruisce sul terreno dei diritti , della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica , a cominciare da chi è ancora escluso da tale titolo, e sulla lotta agli sprechi ed alle spese dissennate.

 

Ed è per questo che lanciamo le nostre "10 ROSE PER CASERTA":10 proposte concrete di governo della città, sulle quali , anche stavolta , ci piacerebbe sentire il parere dei candidati sindaci e degli aspiranti consiglieri comunali.

 

10 ROSE PER CASERTA

 

POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO

 

1)Monitoraggio costante delle temperature nei fabbricati di proprietà comunale e mantenimento delle temperature rigorosamente entro i termini di legge.

 

2)Introduzione nelle concessioni edilizie dell'obbligo di utilizzo di dispositivi architettonici utili al risparmio energetico.

 

POLITICHE SUL COMMERCIO

 

3)In linea con la legislazione nazionale, valorizzare le politiche di liberalizzazione (licenze e orari di apertura) come strumento di promozione, sviluppo e ammodernamento della rete commerciale.

 

DIRITTI CIVILI

 

4)Istituzione del "Registro delle unioni civili".

 

5)Istituzione dell'"Osservatorio comunale sulle droghe e le tossicodipendenze" con lo scopo di monitorare continuamente la situazione e di sviluppare politiche cittadine di riduzione del danno.

 

6)Impegno nell'individuazione di zone della città dove sia possibile l'esercizio della prostituzione, come già avviene nelle maggiori città europee, nel rispetto della parte più debole (la persona che si prostituisce), con contestuale lotta allo sfruttamento e alla tratta delle donne.

 

IL COMUNE E I CITTADINI

 

7)Referendum comunali. La consultazione referendaria sulle principali questioni cittadine è il cardine di una democrazia comunale partecipata. Bisogna ridurre il numero delle firme necessarie per indire la consultazione ed abolire il quorum.

 

8) Individuazione di criteri di nomina volti a garantire una reale rispondenza ad una effettiva competenza e non ad una appartenenza politica

 

POLITICHE DI PRIVATIZZAZIONE

 

9)Ridurre al 51% le quote del comune nelle società controllate, per ridurre l'influenza pubblica sulle società partecipate.

 

10) costituire una nuova Società cui conferire la gestione e l'amministrazione di gran parte del patrimonio immobiliare, al fine di valorizzarlo in vista di possibili parziali alienazioni



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